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L'Ultimo re di Roma

La Favola del giovane cantautore romano di fronte a 60.000 persone

di Stefano Coveri
5 lug 2019
L'Ultimo re di Roma

Ultimo nel nome d’arte, ma primo 23enne italiano a esibirsi davanti a oltre 60.000 spettatori in uno Stadio Olimpico sold out da 4 mesi. È davvero una ‘Favola’  quella che Niccolò Moriconi ha realizzato con il concerto di ieri sera. Due ore e mezza a ritmo serrato, 34 brani, tutti cantati da un pubblico in visibilio. Ultimo è quasi incredulo della tempistica del suo successo, che lo ha portato in due anni ad un exploit pazzesco: “L’8 luglio 2017 feci un concerto all’ex Mattatoio di Testaccio davanti a 10 persone, oggi ci sono 64.000 persone all’Olimpico. Non lo so nemmeno io com’è successo. Io ho fatto uscire i miei pezzi ed è successo quello che è successo. Non avrei mai pensato di arrivare qui dopo tre album”. Entrati tutti e tre nella top ten semestrale degli album più venduti: “Merito dei live”, minimizza lui, reduce da 19 date nei palasport tutte sold out (con un bottino di 300.000 biglietti venduti).  Ho sempre puntato sui live – sottolinea – per me è la parte più bella della musica e anche quella più importante. Io vivo per i concerti e essere qui all’Olimpico, nello stadio di casa mia, vale il triplo”.

Per l’occasione Niccolò ha due ospiti-padrini d’eccezione, in grado di mandare come lui in delirio il pubblico romano: Fabrizio Moro, con cui lo accomuna l’essere cresciuto nel quartiere di San Basilio – e non a caso insieme cantano ‘L’eternità (il mio quartiere)’ e poi ‘Portami via  e Antonello Venditti, con cui canta 'Roma Capoccia' e ‘Notte prima degli esami’ mandando in visibilio l'Olimpico. A Venditti, Niccolò fa una sorpresa, mostrandogli che ad un saggio da tredicenne intonò proprio ‘Roma Capoccia’, poi la intonato insieme. Alla fine Antonello lo dichiara suo erede e gli dona uno dei suoi iconici cappelli.

Che dire...a me lui è piaciuto già dalle selezioni del festival, per gusto, scrittura e perchè no, caratteraccio. La musica Italiana non è affatto morta. Come per lui sentiremo ancora fare altri nomi che in un prossimo articolo ho intenzione di proporvi. Bravo Ultimo!




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