
Rose antiche, viole, ruscus, alberi di ciliegio e poi viti e meli cotogni. Rivive con un ampio restauro 'Il Giardino di Ercole' dell'antica dimora di Pompei conosciuta anche come "casa del profumiere", per la probabile produzione e commercializzazione di profumi che qui avveniva.
Archeologia, botanica e cultura sensoriale si sposano in questa domus riaperta questa mattina nel Parco Archeologico di Pompei e che sarà visitabile ogni martedì come "casa del giorno".
Gli interventi di riqualificazione e di valorizzazione di alcuni spazi interni, oltre che del giardino, sono stati resi possibili dalla collaborazione tra pubblico e privato, grazie a una sponsorizzazione tecnica da parte dell'Associazione Rosantiqua.
Insieme alla piantumazione di 800 rose antiche, 1.200 viole, mille piante di ruscus, ciliegi, viti e meli cotogni, la riqualificazione dello spazio giardino della domus ha previsto il ripristino dell'originario piano di campagna e del sistema di irrigazione antico, unico nel suo genere a Pompei; la ricostruzione dei pergolati di viti e la piantumazione di specie botaniche documentate in epoca romana.
"La Casa del 'Giardino di Ercole' risale al III secolo avanti Cristo e deve tale nome a una statuetta marmorea trovata nel larario del giardino.