Logo San Marino RTV

La protesta dei lavoratori dello spettacolo: 500 bauli vuoti davanti al Duomo di Milano

La manifestazione si chiama "Bauli in piazza"

di Catia Demonte
11 ott 2020
La protesta dei lavoratori dello spettacolo: 500 bauli vuoti davanti al Duomo di Milano

Si chiamano flight case o semplicemente bauli e contengono tutto ciò che occorre per la realizzazione di un evento: cavi, amplificatori, mixer, luci, cavi, chitarre, pedane, ecc... Poi ci sono, oltre agli artisti che si esibiscono sul palco, anche tutte quelle persone che si occupano dell'allestimento di tutti questi strumenti durante uno spettacolo. Sono proprio questi ultimi ad aver dato vita, sabato 10 ottobre, ad una manifestazione silenziosa in piazza Duomo a Milano chiamata "Bauli in piazza"

Per l'occasione erano presenti 1300 lavoratori dello spettacolo, tutti vestiti di nero a rappresentare gli oltre 500mila professionisti del settore che in questo periodo versano in grave difficoltà. L'unico striscione presente recita: “Un unico settore, un unico futuro” e aderisce al movimento americano “We make events” che si è sviluppato negli ultimi mesi per supportare il settore della musica. 

Durante la protesta, il silenzio è stato interrotto da momenti dedicati ad un applauso e da altri in cui c'era solo il rumore delle mani che battevano sui flight case. Al centro, un baule rosso per commemorare i colleghi scomparsi. 

Dentro quei bauli non ci sono solo degli strumenti, ma anche tutte le nostre emozioni: c'è l'entusiasmo dell'aver acquistato il biglietto del nostro cantante o gruppo preferito, c'è tutto il bello dell'attesa della data o seduti per terra nel prato davanti al palco vuoto, ci sono le persone nuove conosciute in fila all'entrata, la spensieratezza del viaggio prima del concerto, le risate e il divertimento. C'è anche la commozione durante uno spettacolo e la riflessione che portiamo a casa con noi. L'adrenalina, che non ci fa dormire quella notte. 

E c'è anche un errore alla base di tutto: pensare che la musica e l'arte in genere siano un qualcosa di cui occuparsi più tardi e che non siano beni di prima necessità tanto quanto il lievito durante il lockdown. Così ci ritroveremo con le dispense piene e le anime vuote...siamo sicuri di non averne bisogno come il pane?

Fonte immagini: Agcult.it

Fonte video: Repubblica.it

Guarda qui il video della manifestazione "Bauli in piazza"




Riproduzione riservata ©