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Le finestre per "umarell"

Pensate, progettate e costruite per gli anziani che guardano cantieri

di Mirco Zani
15 dic 2020
Le finestre per "umarell"

Per ora si possono trovare solo a Pescara, ma sembrerebbe una di quelle invenzioni destinate a diffondersi e in fretta a macchia d'olio. Ecco cosa sono le installazioni per "Umarell". Si tratta di postazioni montate in città ma rigorosamente in zone "cantiere" con tanto di lavori in corso, ideate da un imprenditore immobiliare, che ha pensato a queste figure cittadine che stazionano attorno alle reti di recinzione della zona interessata dai lavori. Sono in tutto e per tutto delle vere e proprie “finestre” che si affacciano sui lavorii, e quindi sull’area nella quale sono in corso i lavori, per permettere agli "Umarell" di guardare all'interno dei cantieri.


Come ormai è noto il termine Umarell deriva dal dialetto bolognese che vuol dire ometto, omarello appunto, e descrive appieno il “pensionato" che si aggira, per lo più con le mani dietro la schiena, presso i cantieri di lavoro, controllando, facendo domande, dando suggerimenti o criticando le attività che vi si svolgono”. Le installazioni sono composte da un pannello con la scritta “Segui il cantiere”, la sagoma di un anziano con le tradizionali mani dietro la schiena e la finestra vera e propria. L'idea delle "finestre" è nata dalla mente di  Alessio Sarra, che in una intervista ha così spiegato le sue intenzioni con queste finestre: “E’ un gesto fisico e simbolico di apertura verso i pensionati, per renderli partecipi dei cambiamenti in atto nel loro quartiere.




Osservare i cantieri è un’attività che tanto appassiona gli anziani, al punto da dare origine a canzoni e ad un neologismo che entrerà nel dizionario. Spesso, però, si pone una questione di sicurezza: in più occasioni mi è capitato di vedere pensionati che rischiavano di cadere pur di affacciarsi per guardare all’interno di un cantiere. Gli anziani sono custodi dei valori della nostra società, sono la storia delle nostre città. In questo modo vogliamo valorizzarli e renderli testimoni del contesto urbano che si evolve davanti ai loro occhi”. 

Quindi...  W gli Umarell





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