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Nasce lʼalbo dei "gattari"

Un codice dei diritti e dei doveri

di Stefano Coveri
3 lug 2019
Nasce lʼalbo dei "gattari"

A Borgosesia, in Piemonte, è nato l'albo dei "gattari". Si tratta di un elenco a cui possono registrarsi tutte quelle persone che vogliono occuparsi delle colonie di gatti della città: per essere autorizzati a farlo si deve prima chiedere il tesseramento al municipio. Una volta ottenuta la qualifica di "gattaro" si dovrà rispettare il codice disciplinare del Comune che prevede doveri tra cui igiene e decoro delle aree, e diritti come la tutela del tesserato.

Vogliamo individuare i diritti e i doveri di queste generose e volenterose persone: li tuteliamo e li autorizziamo a svolgere la loro attività, e siamo pronti ad intervenire in loro aiuto in caso di criticità. Non è la prima volta - "La tutela degli animali di affezione è un principio sancito dalla legge che condanna gli atti di crudeltà contro di essi, il loro abbandono e i maltrattamenti. Per fortuna a Borgosesia possiamo contare su tanti cittadini che si prendono cura degli animali", così l’assessore ha commentato l'iniziativa del Comune. Prima di Borgosesia, però, è stata Verona a creare il primo albo dei "gattari" già nel 2018: questi due Comuni sono stati gli unici a valorizzare il lavoro dei tanti cittadini che si occupano spontaneamente delle colonie feline.


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