Logo San Marino RTV

Radio Orario il primo settimanale delle trasmissioni radiofoniche

"Organo Ufficiale della Unione Radiofonica Italiana" pubblicava orari di messa in onda di tutta al settimana

di Mirco Zani
17 gen 2021
Radio Orario il primo settimanale delle trasmissioni radiofoniche

Era il 18 Gennaio del 1925 quando nelle edicole italiane faceva la sua comparsa il "Radio Orario", capostipite di una sequela di riviste dedicate alla presentazione delle varie messe in onda dei programmi da prima radiofonici e poi televisivi. Radio Orario è un settimanale realizzato dall' "Unione Radiofonica Italiana", nata soltanto un anno prima nel 1924,  e pubblica con tanto di orario, i programmi radiofonici per tutta la settimana dalle stazioni radio italiane e da quelle estere ricevibili. Il 6 ottobre 1924  erano iniziate le trasmissioni ed erano passati appena 20 anni da quando Marconi aveva perfezionato la sua invenzione, come lui stesso racconterà in uno dei primi servizi speciali del notiziario. Da quel momento l'URI mette in campo un settimanale che comunica pubblicandoli tutti i programmi fella stazione radiofonica italiana e di quelle europee. Nasce appunto il Radio Orario che con le sue 24 pagine indirizza gli ascoltatori sui palinsesti radiofonici.






Da subito suscitava l'idea di essere più simile ad un bollettino che ad una rivista periodica, ma riuscì a ritagliarsi una sua fetta di pubblico , costo della rivista 1Lira e 50 centesimi.  Le trasmissioni cominciavano alle 17,15 con la musica leggera dell'orchestrina dell'Hotel de Russie, che era nel palazzo dove la radio risiederà per molti anni, sito in Via del Babuino a Roma, il cui nome francese resiste soltanto nel primo numero del giornale, per poi essere autarchicamente tradotto in Hotel di Russia. Era una radio ancora molto povera, in cui tutti facevano tutto, lo descrive bene Maria Luisa Boncompagni, che è la prima annunciatrice e che lavorerà alla radio per 50 anni. In buona sostanza  il Radio Orario, era soltanto un alternarsi di notizie e musica, prevalentemente dalla classica alla operistica, con qualche concessione a canzoni popolari napoletane. La svolta arriva dopo qualche mese, con l'apertura anche alle novità straniere, su tutte le canzoni di Josephine Baker. A fine anno nei programmi arrivano il jazz e i balli americani e la rivista concede spazio ai personaggi di Petrolini. Cominciano le letture di poesie e di favole per i bambini. Ma da maggio alle notizie si alternano le "eventuali comunicazioni governative".

 Radio Orario, diventerà Radiocorriere nel 1930











Riproduzione riservata ©