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Shopping: "Vuoi provare i vestiti? Paga 10 euro".

Ecco la strategia per fronteggiare le vendite online

di Stefano Coveri
13 mag 2019
Shopping: "Vuoi provare i vestiti? Paga 10 euro".

La provocazione sembra scaturita da una necessità di sopravvivenza. I negozianti pensano di far pagare almeno 10 euro per concedere ai clienti di provare la merce che hanno in vetrina. Perché? Per disincentivare, forse, la cattiva abitudine dei clienti provare in camerino, farsi dare un consiglio e poi andarsene via con un bel "Grazie, ci penso" e poi acquistare on-line a prezzi più bassi. 

L'e-commerce italiano viaggia su buoni numeri: gli acquisti sono cresciuti del 15% rispetto al 2017 . Gli e-shopper in Italia sono circa 25 milioni. Insomma un bel giro d'affari a discapito dei "negozi" tradizionali. E allora, in molte parti  dello stivale, i negozianti hanno iniziato a far pagare le " prove": 10 euro. 

Giusto o sbagliato? Non saprei...  Il commerciante deve, però, esporre il cartello o spiegare verbalmente che per la consulenza all’acquisto deve essere versata una cifra (cosa che già fanno ad esempio i laboratori di riparazione cellulari, tv , elettronica in genere, quindi già adottata). Questo comportamento anti Amazon non è un abuso, ma deve essere pubblicizzato". Naturalmente la questione sta sollevando non poche polemiche...ma siamo solo all'inizio. Voi che ne pensate? 


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