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Zanzare, la soluzione è un drone

Volando rilascia maschi sterili per ridurre biologicamente la popolazione

di Mirco Zani
24 giu 2020
Zanzare, la soluzione è un drone

Estate tempo di sole, mare, passeggiate, montagna, giornate più lunghe e....zanzare. E' un binomio molto stretto, di solito alla parola caldo viene associata quella del nome dell'insetto più odiato, fastidioso che madre natura ha messo in circolazione. In latino ha un nome che suona come un insulto "Culex pipiens" poi abbiamo da qualche anno la diurna: Aedes albopictus detta zanzara tigre. Loro sono le responsabili degli schiaffi che ci tiriamo per trovare un pò di pace. Le contromisure erano lasciate alle piante, al fumo maleodorante degli zampironi o se proprio non volevamo accendere le luci stare al chiuso con le finestre sigillate, trasformando la camera in un forno a microonde nel giro di pochi minuti. Ora pare che ci sia la soluzione completa all'annoso problema degli insetti "vampiri", sarebbe un drone che rilascia nell' aire zanzare maschi sterili, questo ridurrebbe in maniera drastica il numero dei pestilenziali insetti. Le zanzare non si limiterebbero, ad esempio a rovinare i picnic estivi con il loro ronzio sinistro e fastidioso, ma come sostenuto dall' OMS  sarebbero in grado di trasmettere anche alcune malattie infettive, come la malaria, filariasi linfatica, dengue, febbre gialla e zika. Le stime  parlano di oltre un milione di vittime all'anno, quindi ridurre la popolazione di questi insetti è diventato una vera e propria missione tenendo presente che si deve al tempo stesso salvaguardare l'ambiente, e questo comporta l'astenersi dall'uso improprio e smisurato di insetticidi altamente tossici per l'ecosistema e non di certo aria fresca per noi.  Servono allora rimedi alternativi per combattere le zanzare, senza rischiare di estinguere l'uomo... Ed ecco l'idea geniale: di rilasciare, con un drone, zanzare maschi sterili nell’aria, per ridurre biologicamente i livelli di popolazione di zanzare in determinate zone.




I ben informati penseranno che di nuovo in questa idea non suoni nulla, infatti fino a poco tempo fa, i maschi sterili venivano rilasciati a livello del suolo, con metodi abbastanza obsoleti, come, ad esempio, lasciando aperte le gabbie posizionate sul retro di un veicolo in corsa. Ma questa volta l'attacco arriva dall'alto. Scendono in campo i Droni...A voler essere proprio proprio pignoli anche loro non sono l'ultimissima novità in fatto di guerra ai vampiri volanti,  infatti un paio di anni fa in diversi Paesi, tra cui Argentina, Brasile, Tailandia e Singapore: i ricercatori coinvolti li hanno impiegati e i risultati sembrano molto promettenti.L'obiettivo era renderli concorrenti sessuali dei maschi fertili, e quindi ridurre la popolazione. Dopo solo tre rilasci, la percentuale di uova non vitali, cioè non fecondate, ha raggiunto il 50%. E ora questo tipo di esperimento approda in Europa con il nome: Mosquarel (che sta per Mosquito Aerial Release),Montpellier,regione oltremare della Francia e a Valencia, in Spagna.Essendo molto leggeri e maneggevoli i droni di nuova generazione possano essere utilizzati in sicurezza anche in città...

 

Noi speriamo presto!




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