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Zlatan Ibrahimovic diventa un verbo

Io zlatano, tu zlatani, egli zlatana, voce del verbo zlatanare

di Mirco Zani
24 nov 2020
Zlatan Ibrahimovic diventa un verbo

Da Zlatan Ibrahimovic  ormai possiamo aspettarci di tutto, ma che diventasse un verbo della lingua italiana e non solo, non era minimamente pensabile anche dalle menti più fertili. Precisamente voce del verbo zlatanare, che sul vocabolario avrebbe una coniugazione più o meno di questo tipo: io zlatano, tu zlatani, egli zlatana, con tutte le successive coniugazioni del caso. Così, commentando l'ultima vittoria del Milan sul Napoli grazie anche a una doppietta di Ibra, un sito transalpino ha titolato «Milan zlatane Naples». Ma cosa vuol dire esattamente "zlatanare?" Per saperne di più dobbiamo tornare al  2012. Siamo in Svezia, patria di Ibra, lo Sprakradet che è il corrispettivo dell' "Accademia della Crusca", pubblica una lista dei 40 vocaboli che entrano a far parte del linguaggio comune. Tra questi c'è proprio la voce «zlatanera», che potremmo tradurre con «dominare, fare qualcosa con grande forza». E, associandolo a Zlatan Ibrahimovic, il concetto regge eccome.






Dalla Svezia poi il termine  approda in Francia, all'epoca in cui Ibra regalava magie con la maglia del Paris Saint Germain. A Parigi il verbo assume le fattezze di «zlataner», un termine che lo stesso Ibra spiegò così a Le Monde: «Credo significhi dominare, nel senso positivo, magari facendo qualcosa di acrobatico, differente, impossibile». Proprio quello che ama fare lui, goal spesso incredibili con gesti tecnici che prende in prestito dalle arti marziali, di cui è grande appassionato e cultore. Le sue gambe raggiungono altezze impossibili, snodate e leggerissime nonostante la sua mole imponente. Ma le zlatanate possono anche essere di natura verbale, e anche in questo campo, scusate l'accostamento, lui non è mai stato secondo a nessuno. Le sue mitiche frasi a effetto, di grande impatto, arroganti al punto giusto in perfetto stile Zlatan, con le quali ci si potrebbe scrivere un libro es:«Sono arrivato come un re, me ne vado come una leggenda», dal suo Instagram quando se ne andò da Parigi, tanto per restare in zona. Zlatan quindi come sinonimo di dominio, di vittoria senza lasciare scampo agli avversari. Ma chi di zlatanata spesso ferisce, di zlatanata talvolta perisce. E proprio Le Figarò dopo il successo del Lille a San Siro contro il Milan in Europa League scrive: «Lille zlatane Milan».  Poco male, lui non è certo tipo da piangersi addosso e su Instagram ha subito replicato con un eloquente «Timeless».

Perché sarà anche bello essere tra le pagine di un vocabolario, ma resta il campo il  terreno di caccia preferito di Re Zlatan I.


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