
Roberto Giacobbo, giornalista, conduttore, autore di successo, noto per il suo interesse verso i misteri, le scoperte, i grandi enigmi della storia e del nostro pianeta, è stato oggi ospite su Radio San Marino.
C'è una parola che ricorre molto spesso e non solo perché è legata ai titoli di alcune tue trasmissioni, ma lo è soprattutto al tuo modo di fare divulgazione, di vivere la tua carriera. Questa parola è libertà. Quanto conta e quali sono stati i momenti più significativi legati al tuo lavoro in cui ti sei sentito libero?
Intanto grazie per questa questa domanda, perché la libertà è l'essenza di questo grande viaggio che ho cominciato tanti anni fa, un viaggio che mi ha permesso di arrivare in luoghi dove talvolta non bastano gli occhi per vedere. Mi sono sentito libero quando ho guardato l'oceano dal Portogallo, quando ho ammirato il Grand Canyon da un promontorio, ci sono dei luoghi che ho visto dalla cima della piramide di Cheope in Egitto. In quei momenti ti senti piccolo e apprezzi la maestosità, la bellezza del mondo nel quale viviamo. La libertà di poterlo raccontare è qualcosa di stupendo.
Ricordo ancora con emozione, dopo il periodo del covid, quando sono riuscito ad andare su un'imbarcazione per fare la prima registrazione. Mi misi a prua e feci un respiro profondo che riempiva per la prima volta dopo mesi i miei polmoni, ho provato un senso di gioia, di libertà immenso, un respiro di rinascita. Quello che noi diamo per scontato, come l'atto di respirare, di colpo diventa la cosa più importante. Spesso giudichiamo banali delle cose che invece sono miracolose. E allora vivere l'emozione di quel miracolo che è la vita, che è la natura, che è il piacere di condividere con altri esseri tutto questo è bello. E' un ritorno all'origine per riscoprire dentro di noi quel bambino che si stupisce semplicemente guardando un cielo stellato, oppure osservando di nascosto un animale libero nel bosco di nascosto.
Da bambini ci si stupisce, poi da adulti ce lo concediamo un po' meno. Tutto questo si collega con un grande potere dell'essere umano, ossia la capacità di immaginare. Quanto l'immaginazione ha fatto parte della tua carriera?
L' immaginazione è legata secondo me al sogno, al desiderio di fare qualcosa di fantastico. Tante volte ho chiesto a delle persone che erano proprietarie o che erano responsabili di un luogo, di fare in quel posto delle cose che non gli aveva mai chiesto nessuno e molte volte, mi sono sentito dire "lei ha avuto un'idea e il coraggio di chiedermelo e allora lei lo farà. Qualcun altro mi verrà a chiedere la stessa cosa ma lei è arrivato per primo e lei si godrà questa esperienza unica". Questo è quello che è successo e da lì è nata anche la battuta del permesso speciale. Io spesso chiedo cose che non ha mai chiesto nessuno.
Quindi in questo caso l'immaginazione utilizzata come atto creativo, una sorta di preview prima della materializzazione di un qualcosa che magari desideriamo realizzare concretamente...
Io cerco di raccontare, di far vedere con l'aiuto della mia squadra di "supereroi", cose che sogno di vedere in tv. Parlo di supereroi perché una volta eravamo in una scuola elementare e dei bambini hanno guardato fuori, hanno indicato e la mia squadra che mi aspettava e che scendeva da questi mezzi enormi, belli da vedere. In quell'occasione erano vestiti con abiti scuri, con il logo in evidenza, avevano queste telecamere molto moderne e i microfoni; insomma, sembravano veramente una squadra che stesse andando verso una missione. Un bambino, in maniera molto carina li indica e dice a un altro coetaneo: "guarda i supereroi!".
Quindi ho la fortuna di lavorare con dei supereroi.
Torniamo agli esordi: 1984 autore per RDS, 14 anni di radio, poi conduttore nel 2000 di "Stargate, linea di confine" per Telemontecarlo, nel 2003 il passaggio in Rai con "Voyager, ai confini della conoscenza" e poi nel 2018 "Freedom, oltre il confine" insieme alla cura dei contenuti di Focus. Come si uniscono tutti questi puntini?
Con la passione. C'è stata un'evoluzione costante. La prima puntata è andata in onda su quella che era Telemontecarlo, poi diventata La7, era il 19.09.1999. Da quella trasmissione di acqua sotto i punti ne è passata tanta e pur essendo sempre la stessa, pur avendo mantenuto la sua peculiarità di farsi domande, di vivere l'avventura, di entrare dentro la storia, si è trasformata nel tempo, perché in un quarto di secolo è cambiata la televisione.
C'è un appuntamento imminente per domenica 29 giugno. Su Rete 4 riprende "Freedom oltre il confine". Sappiamo che sarà una puntata ricchissima, puoi darci qualche anticipazione?
Posso dirvi che abbiamo dato un'accelerazione perché abbiamo avuto più di tempo per preparare queste puntate e quindi abbiamo deciso di fare le cose ancora meglio, o perlomeno ci abbiamo provato, sarà poi il pubblico a giudicare. Si partirà con un permesso speciale e si tratta dell'ingresso in Senato, che è un'istituzione importantissima, quindi non tutti possono andare a girare immagini li ed è stato proprio grazie alla collaborazione di tutti coloro che rappresentano le istituzioni e lavorano all'interno, che abbiamo potuto raccontare una storia bellissima, quella di Margherita d'Austria, una ragazza giovanissima che era diventata vedova e aveva ereditato questo palazzo, chiamato poi Palazzo Madama proprio perché lei era la Madama d'Austria.
Si era risposata con un ragazzo più giovane di lei anche se non voleva. Alla fine grazie all'intercessione di un futuro santo, Sant'Ignazio di Loiola, cede a questa cosa e dà origine alla dinastia dei Borbone che poi ha cambiato la storia europea.
Utilizzando la parola libertà come "link", ritorniamo qui a San Marino, perché dal prossimo novembre andranno in onda su RTV cinque episodi di "Titano, il segreto della libertà". Hai già individuato delle tematiche particolari?
Intanto ringrazio Roberto Sergio che mi ha contattato e mi ha dato la possibilità di fare questo lavoro che mi piace moltissimo e che mi onora. "Titano, il segreto della libertà" saranno cinque episodi di 30 minuti ciascuno, vuole essere un libro letto con le immagini e parleremo di tutta la storia di San Marino, dal 301 D.C e non dal 1300 come alcuni che non conoscono la storia di questo paese, erroneamente scrivono. Dunque una storia antichissima perché San Marino è la più antica Repubblica del mondo. Naturalmente saranno cinque capitoli, dove la linea del tempo sarà protagonista quindi si partirà dai tempi piu' lontani fino ad arrivare ai giorni nostri. Poi in tutto questo andremo a vedere e scoprire cose che, come talvolta mi dicono, chi abita li da una vita, non ne conosce l'esistenza.
Uno sguardo ai giovani: negli ultimi tempi quando si parla di libertà e dell'andare oltre i confini, ci si riferisce ad accadimenti drammatici. Qual è invece il consiglio che daresti ad un giovane coniugando la libertà e l'andare oltre i confini in maniera sana?
E' quello che ho fatto io, ossia non mi sono mai drogato, mai compiuto cose illegali, eppure faccio delle cose che possono soddisfare la curiosità non solo mia, ma di tante altre persone. La libertà non vuol dire assenza di limitazioni. Faccio un paragone che può essere facilmente compreso: nessuno ci impedisce di andare in un luogo, possiamo andare dove vogliamo, ma dobbiamo rispettare le regole del codice stradale. Essere liberi non vuol dire passare con il rosso o attraversare un passaggio a livello con le sbarre chiuse. Essere liberi vuol dire poter andare dove vuoi quando vuoi e come vuoi, ma tutto questo rispettando delle normalissime regole che ti permettono di fare in modo di non correre rischi. Ci si può divertire senza ledere o invadere la libertà altrui.
Per andare oltre i confini aiuta molto la cultura, aiuta molto conoscere aiuta molto capire quali sono i confini stessi. Allora una volta che io conosco esattamente i confini di oggi provo a spostarli un po' per vedere come sarà il confine di domani.
Grazie Roberto per essere stato con noi, però prima di salutarci vogliamo che sia tu oggi il nostro Dj su Radio San Marino: qual è quella canzone che ti porta oltre il confine e ti fa sentire libero?
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