L'addio di Zoeggeler: il più grande di sempre

Sei podi olimpici, sedici mondiali, diciotto europei, diciassette nazionali; dieci trofei in Coppa del Mondo. Basta il palmares a descrivere i contorni del mito; di una leggenda che da oggi non c'è più, quantomeno sul campo.
Armin Zoeggeler – il Cannibale – dice basta a 40 anni abbondanti. Negli ultimi 20 (almeno) sentivi slittino e pensavi Zoeggeler. Al suo italiano masticato, lui che è nato a Merano, ci avevamo fatto l'abitudine. Come eravamo abituati alle sue medaglie: l'unico capace di infilare il podio in sei diverse edizioni olimpiche. Termina così la parabola del più grande sportivo italiano di tutti i tempi, in campo maschile.
"È arrivato il momento di annunciare la fine della mia vita da atleta e professionista. Ognuno deve scegliere naturalmente e personalmente il proprio ritiro dalle competizioni, il mio istinto mi dice che sia questo il momento giusto per farlo".
Ineguagliabile, forse irripetibile. Da oggi il carabiniere di Foiana collaborerà al settore tecnico e scientifico della Nazionale di slittino. Le competenze del migliore per non lasciare senza padrone l'eredità più pesante che lo sport italiano abbia mai trasmesso ai posteri. Per trovare qualcuno affamato di vittorie ancor più – se possibile – di chi si divorava anche gli avversari.

LP

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