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Agostini non ha ancora sciolto i dubbi della formazione anti-Goteborg

15 lug 2008
Champions League
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13 campionati nazionali, 4 coppe di Svezia, una Supercoppa svedese e soprattutto due coppa Uefa: la prima nel 1982, battuti in finale i tedeschi dell’Amburgo, per la seconda occorre attendere il 1987 con la vittoria che arriva a spese degli scozzesi del Dandee United.
Tanti i giocatori che hanno vestito la maglia biancoblu poi trasferitisi in Italia. Kennet Andersonn: Bari, Bologna e Lazio; Jesper Blomqvist: Milan e Parma, poi ancora Dan Corneliusson al Como dal ‘84 al ’89; il libero della Fiorentina Glenn Hysen; Stromberg centrocampista dell’Atalanta e infine un giocatore tutt’ora in attività, l’attaccante ex Rimini Zlatan Muslimovic, che ha iniziato la carriera nel Goteborg.
Quella attuale è una rosa che non ha tra le sue fila campioni affermati, ma diversi giovani di buona prospettiva, contrassegnati da un unico comune denominatore: la stazza fisica.
Saranno le palle inattive a creare le maggiori difficoltà alla formazione di Massimo Agostini, il quale, ha più volte ribadito in conferenza stampa, che il Goteborg è una squadra attrezzata dal punto di vista fisico ma non eccelsa tatticamente e soprattutto prevedibile. Se il Murata riuscirà a tenere il ritmo sostenuto potrebbe scaturire anche un risultato a sorpresa.
C’è Aldair, 42 anni ma ancora un fisico integro. 436 gettoni in serie A bastano e avanzano per dare sicurezza a tutto il reparto difensivo. Agostini non ha ancora sciolto i dubbi sulla formazione che scenderà in campo questa sera, lo farà solo qualche ora prima dell’inizio del match. Arbitra il croato Draženko Kovacic.

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