Julian Alaphilippe riporta il mondiale in Francia 23 anni dopo Brochard. E' lui a trionfare ad Imola su un tracciato che gli piaceva particolarmente seppure nel contesto di un anno particolare e di una competizione, la prova in linea, dove non si era mai distinto particolarmente. Ha vinto scattando in modo decisivo sulla salita di Cima Gallisterna quando mancavano 15 km all'arrivo.
I 10 secondi guadagnati sono stati sufficienti al francese che ha poi trasformato il finale in una cronometro, tirando a tutta e arrivando da solo. Un trionfo meritato, magari facilitato dalla scarsa collaborazione tra chi inseguiva che lo ha sempre tenuto nel mirino, ma non è mai riuscita ad organizzare l'azione per andarlo a prendere. La volata per l'argento la vince Van Aert su Hirschi. Di questa prova in linea restano un paio di lampi azzurri. Intanto la grinta di un commovente Caruso che reduce da un grande Tour pè il migliore della squadra italiana oggi e chiude decimo. E anche qualcosa di Vincenzo Nibali che sul Mazzolano ha pure provato ad attaccare, poi è mancato sull'accelerazione finale di Alaphilippe.