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L’analisi del dopo Gubbio-San Marino

7 giu 2010
L'analisi del dopo Gubbio-San Marino
L'analisi del dopo Gubbio-San Marino
Rivedendo i 95 di Gubbio sorgono due considerazioni: l’incontro ha regalato emozioni, colpi e capovolgimenti di fronte da categoria superiore. Partita straordinaria per intensità, ritmo, e giocate di qualità. La seconda: nel calcio e quasi solo nel calcio, non vince il più forte. Il Gubbio ha una buona intelaiatura, ma la caratura del Titano è superiore. Il primo tempo, è finito 2-0 per i rossoblu che hanno avuto il merito di concretizzare come nemmeno il miglior cestista: due tiri e due goal, percentuale 100%. Sulla sponda biancoazzurra l’esatto contrario: almeno sette otto conclusioni importanti e zero centri. Tradotto: basta aggiustare la mira al ritorno, e di impossibile non c’è niente. Il San Marino, anche senza Cesca, ieri, ancora una volta irritante per atteggiamento nei confronti del Direttore di Gara, può ribaltare i fattori. Avanti con questo spirito, e il San Marino ha le capacità di riprendersi il mal tolto, e senza usare i mezzucci, grazie ai quali, l’ambiente ha disturbato e non poco il regolare svolgimento della gara. Almeno 15 minuti di frastuono assordante creato da una Banda paesana, non si era mai visto in nessun stadio di calcio. L’arbitro avrebbe dovuto interrompere l’incontro, alla società verrà recapitata una multa salata. Ci sono ancora 90 minuti per scalare la collina Gubbio e vedere il sole i Titani hanno il dovere di non mollare niente, e credere ad un impresa ardua ma tutt’altro che impossibile.

Lorenzo Giardi

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