La Danesi Nettuno si aggiudica gara 5 della finale scudetto e annulla il primo match point della T&A San Marino.
A Serravalle era tutto pronto per festeggiare il primo storico scudetto del baseball, ed invece la Danesi Nettuno espunga il diamante sammarinese e tiene aperta la finale dell’Italian Baseball Series. Una partita dalle mille emozioni e dai continui capovolgimenti di fronte.
A cominciare dal primo attacco ospite, con due punti battuti a casa dalle valide di Ugueto e Beppe Mazzanti.
Il carattere della T&A emerge nella seconda ripresa, quando un singolo di James Buccheri capovolge il risultato, portando i sammarinesi in vantaggio per 3-2.
Non c’è un attimo di respiro, fuoricampo da un punto del solito Ugueto che firma il pareggio, ma T&A ancora avanti alla quinta ripresa, con il doppio di De Biase che permette a Seth La Fera, di segnare il 4-3.
Si arriva cosi al settimo inning. San Marino sostituisce l’ottimo Da Silva con l’impresentabile Orta.
Nettuno si scatena e segna cinque punti in un solo inning.
Partita finita? Nemmeno per sogno.
L’orgoglio dei titani nella battuta valida di Max De Biase e nel fuoricampo di Dino Rovinelli, un legnata impressionante che porta tutto in parità, 8-8 dopo quasi tre ore di gioco.
Gara 5 della finale scudetto si decide su una volata di sacrifico di Tavarez, un acuto a cui la T&A non riesce a rispondere, imbrigliata dalle traiettorie del lanciatore avversario.
Le dichiarazioni del dopo partita, accendono le prossime sfide scudetto. “A Nettuno troverete l’inferno” dice Ruggero Bagialemani, tecnico dei laziali. “Il caldo ci esalta”, la risposta eloquente di Doriano Bindi.
A Serravalle era tutto pronto per festeggiare il primo storico scudetto del baseball, ed invece la Danesi Nettuno espunga il diamante sammarinese e tiene aperta la finale dell’Italian Baseball Series. Una partita dalle mille emozioni e dai continui capovolgimenti di fronte.
A cominciare dal primo attacco ospite, con due punti battuti a casa dalle valide di Ugueto e Beppe Mazzanti.
Il carattere della T&A emerge nella seconda ripresa, quando un singolo di James Buccheri capovolge il risultato, portando i sammarinesi in vantaggio per 3-2.
Non c’è un attimo di respiro, fuoricampo da un punto del solito Ugueto che firma il pareggio, ma T&A ancora avanti alla quinta ripresa, con il doppio di De Biase che permette a Seth La Fera, di segnare il 4-3.
Si arriva cosi al settimo inning. San Marino sostituisce l’ottimo Da Silva con l’impresentabile Orta.
Nettuno si scatena e segna cinque punti in un solo inning.
Partita finita? Nemmeno per sogno.
L’orgoglio dei titani nella battuta valida di Max De Biase e nel fuoricampo di Dino Rovinelli, un legnata impressionante che porta tutto in parità, 8-8 dopo quasi tre ore di gioco.
Gara 5 della finale scudetto si decide su una volata di sacrifico di Tavarez, un acuto a cui la T&A non riesce a rispondere, imbrigliata dalle traiettorie del lanciatore avversario.
Le dichiarazioni del dopo partita, accendono le prossime sfide scudetto. “A Nettuno troverete l’inferno” dice Ruggero Bagialemani, tecnico dei laziali. “Il caldo ci esalta”, la risposta eloquente di Doriano Bindi.
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