Logo San Marino RTV

Baseball: in campo atleti non vedenti

10 set 2006
Dei fenomeni molto, molto abili. A fatica si trova l’aggettivo per definire questi atleti non vedenti, che riescono a giocarsi una partita nello sport che richiede forse la vista più aguzza. Esiste un vero e proprio campionato di baseball giocato da ciechi, 7 le società presenti in Italia. Questa mattina il diamante di Serravalle ha ospitato la partita inaugurale di Coppa Italia fra White Sox di Bologna e Quinta Ravenna. Le regole rispettano quanto più possibile il gioco tradizionale: si utilizza solo la parte sinistra del diamante e viene abolito il lanciatore, sul monte si accomoda invece l’allenatore della squadra in difesa. La pallina ha dimensioni e peso uguali a quella regolamentare, con l’aggiunta di sonagli per permettere ai ricevitori di intuirne la traiettoria. Il battitore si lancia da solo la pallina, non esistono ball, resistono invece i tre strikes che vengono chiamati in caso di giro a vuoto della mazza o battuta in foul. L’attaccante fa una valida se riesce a battere prima e all’interno dei cuscinetti di seconda e terza, nella corsa sulle basi viene poi guidato da segnali sonori.
Questo è, in pillole, il baseball per i non vedenti, geniale e spettacolare, l’hanno inventato una decina di anni fa un gruppo di ex giocatori del Bologna Baseball.
Ha patrocinato l’evento l’Associazione sammarinese Attiva-Mente in collaborazione con la T&A San Marino. Nel corso della mattinata si sono divertiti con mazze e guantoni anche i giovani dell’Unione ciechi della provincia di Rimini. Per tutti, alla fine, la soddisfazione di una foto con tre giocatori della T&A campione d’Europa: Max De Biase, Rodrigo Gruera e Pierluigi Bissa.

Riproduzione riservata ©