Se questa è la risposta alle critiche, allora sarà il caso di continuare a tenere Emiliano Dei sotto tiro. La sua super prestazione ha contribuito enormemente a mascherare i disagi cronici del San Marino in trasferta. 70 minuti in superiorità numerica, una differenza che però non si è mai vista, perché il Viareggio ha saputo supplire, all’inferiorità, con il dinamismo coprendo bene tutte le parti del campo. Se il primo tempo dei biancoazzurri tutto sommato era stato accettabile, le carenze arrivano puntuali nella ripresa. Perché? Tazzioli toglie dal campo l’equilibrio, garantito da Simone Berardi, per infoltire la fase offensiva con l’inserimento di Gigi Grassi. Sua intenzione: sfruttare, con l’imprevedibilità del folletto, l’uomo in più. Invece è successo che il San Marino ha finito per concedere tutta la metà campo al Viareggio, straordinario nelle ripartenze, e davanti si sono solo intasati gli spazi, con la presenza contemporanea di Longobardi, Carruezzo, Grassi e Turchetta e il conseguente arretramento di Evangelisti, unico uomo in grado di assicurare l’ultimo passaggio, quando però è più vicino agli attaccanti. Disagio tattico prontamente sfruttato dai padroni di casa che hanno approfittato della solita disattenzione difensiva, mea culpa di Taccola nel dopo partita. La provvidenza aiuta i biancoazzurri che trovano il pareggio grazie ad uno spettacolare autogol. E se non fosse stato per la straordinaria giornata del portiere, almeno quattro interventi decisivi, (l’ultimo su Sabatini è stato un autentico prodigio) saremmo qui a parlare di un San Marino perdente, e non certo di striscia positiva in trasferta con il terzo pareggio consecutivo. La verità è che il San Marino nel 2008 non ha ancora vinto in esterna, ciò nonostante, prosegue la sua corsa verso i play off. Nelle ultime tre giornate, due saranno in casa - tra l’altro scontri diretti con Bellaria e Spal - in mezzo la trasferta di Poggibonsi.
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