Dati interessanti, ma porta soprattutto la convinzione di non esserci per caso. Il San Marino di domenica è uno spettacolo. Una squadra la cui organizzazione esalta le indubbie qualità dei singoli.
Degli attaccanti Carruezzo (un manuale del taglio) e Longobardi splendido da centravanti unico alla Gilardino. Non questo Gilardino. Funzionano le due punte, ma anche quel modulo vagamente Spallettiano con tre a supporto di una punta di movimento. Funziona tutto. Una difesa alta, ma non per questo propensa a prendersi rischi, gli esterni che fanno il loro. Un concetto di organizzazione a tutto campo. Tanto da far sembrare facile la partita. Contro una Sansovino più povera e meno attrezzata, ma che sul piccolo campo del Le Fonti fa di pressing e furore agonistico temi che quasi sempre portano punti. Ma il giropalla educato del San Marino ha ben presto mandato fuorigiri i bluarancio.
E se il punteggio dice solo 2-1 è per quella evitabilissima pennica che nel finale sporca lo score e regala qualche brividino inatteso. Si potrà migliorare ancora, ma c’è da divertirsi già così.
Degli attaccanti Carruezzo (un manuale del taglio) e Longobardi splendido da centravanti unico alla Gilardino. Non questo Gilardino. Funzionano le due punte, ma anche quel modulo vagamente Spallettiano con tre a supporto di una punta di movimento. Funziona tutto. Una difesa alta, ma non per questo propensa a prendersi rischi, gli esterni che fanno il loro. Un concetto di organizzazione a tutto campo. Tanto da far sembrare facile la partita. Contro una Sansovino più povera e meno attrezzata, ma che sul piccolo campo del Le Fonti fa di pressing e furore agonistico temi che quasi sempre portano punti. Ma il giropalla educato del San Marino ha ben presto mandato fuorigiri i bluarancio.
E se il punteggio dice solo 2-1 è per quella evitabilissima pennica che nel finale sporca lo score e regala qualche brividino inatteso. Si potrà migliorare ancora, ma c’è da divertirsi già così.
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