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Calcioscommesse. Mattia Grassani: "Questa è ancora la punta dell'iceberg. Tolleranza zero"

15 gen 2012
alcioscommesse. Grassani: "Questa è ancora la punta dell'iceberg. Tolleranza zero"
alcioscommesse. Grassani: "Questa è ancora la punta dell'iceberg. Tolleranza zero"
Nuovo filone del calcioscommesse. Tanti i giocatori coinvolti. Si parla anche di qualche società. Il pensiero di Mattia Grassani, avvocato ed esperto di diritto sportivo: "Sono amareggiato e disilluso rispetto ad un panorama calcistico contaminato dalle scommesse e da illeciti sportivi, sopratutto per molti coinvolti in mano ad organizzazioni criminali, anche a livello internazionale. Per cui il calcio purtroppo è tornato in prima pagina per fatti di cronaca giudiziaria e non solo per le gesta sportive dei protagonisti. Prepariamoci ad un prossimo futuro costellato da sanzioni, penalizzazioni, squalifiche e processi nelle aule di giustizia".
I vertici del calcio nazionale ed internazionale chiedono pene severe: "Condivido assolutamente. Tolleranza zero. Rigore assoluto, estirpare definitivamente i malsani protagonisti di questo malaffare, chi commette illecito sportivo deve essere espulso a vita da questo sistema. L'Atalanta è una delle più indiziate ad essere comunque coinvolta in questo procedimento. Il procuratore federale, Stefano Palazzi, ha già in mano gli atti da parte della Procura della Repubblica di Cremona, ci sarà una valutazione credo entro la fine di febbraio, e il procuratore federale emetterà i propri verdetti. Chi sarà estraneo verrà archiviato, che sarà responsabile verrà deferito, e l'Atalanta per il comportamento e le ammissioni di Doni è verosimile che possa essere deferita per responsabilità oggettiva".
"La sensazione è che questa sia ancora la punta dell'iceberg e che ci sia un sottobosco tutto da decifrare e tutto da capire. L'attività dei magistrati penali di Cremona va elogiata, stanno scoperchiando un mondo assolutamente impensabile, e che non ha saputo cambiare rispetto al passato e che è ancora più contaminato e corrotto rispetto a quello che si pensava".

Palmiro Faetanini

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