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Calendari sportivi rivoluzionati dal Coronavirus

La pandemia sta modificando tutti i calendari sportivi, dal baseball al tennis passando per i motori: questi sono i cambiamenti.

di Alessandro Ciacci
16 apr 2020

“Potrebbe essere un'idea”, “Anche questa potrebbe andare”, “Perchè non provare con questa?”. Lo sport, come tutto il mondo, è messo a dura prova dall'emergenza Coronavirus e i numeri uno delle diverse federazioni stanno cercando alternative valide per poter ripartire, quando la situazione lo consentirà. Ne va da sé che i calendari siano praticamente rivoluzionati rispetto a quelli pensati in partenza.

Tra chi ancora non ha ufficializzato niente a chi, nonostante tutto, ci prova. Ed uno di questi è sicuramente il baseball che ha pubblicato i nuovi calendari delle serie nazionali. La struttura di tutti i campionati prevede l'inizio il 14 giugno con una flessibilità che consente il rinvio fino al 12 luglio massimo, senza cambiare il format. Play-off da disputare tra fine settembre ed inizio ottobre.

La notizia del divieto delle manifestazioni sportive in Germania fino al 31 agosto ha obbligato MotoGP e Superbike a nuovi e possibili rinvii. Il motomondiale, senza il Sachsenring del 21 giugno, dovrebbe partire ad Assen, in Olanda, la settimana dopo. Mentre il campionato delle derivate di serie ha già annunciato un nuovo calendario dove, però, non dovrebbe rientrare il round di Oschersleben, sempre in terra tedesca, del 2 agosto. In attesa di nuove comunicazioni, il via alla SBK è previsto per inizio luglio in Gran Bretagna con chiusura in Riviera, a Misano, l'8 novembre. Nulla da fare, invece, per il Gran Premio di Imola cancellato definitivamente. Rivoluzione nel calendario anche per il motocross con i piloti impegnati in un “tour de force” estivo, con 8 gare in 8 settimane dal 5 luglio al 23 agosto. Tutte in Europa, partendo dalla Russia e passando anche per i tracciati italiani di Maggiora e Pietramurata rispettivamente il 19 luglio e 4 ottobre.

Dulcis in fundo il tennis. ATP e WTA hanno sospeso i circuiti fino al 13 luglio, il giorno dopo della finale di Wimbledon, ma il prossimo 1 giugno potrebbero annunciare una possibile riorganizzazione del calendario dove potrebbero rientrare alcuni Masters 1000 – tra cui quello di Roma – ed i Grandi Slam, Roland Garros e US Open – ora fortemente a rischio – su tutti.


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