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Carlton Myers lascia l’attività agonistica: la carriera tra successi e record

30 mar 2011
“E così hai scelto il basket. Peccato, saresti potuto diventare un buon musicista”. Sono le parole che il papà di Carlton Myers disse a suo figlio. Oggi per i suoi quarant’anni avremmo potuto celebrare un’artista nel pieno della sua carriera. Ma avremmo perso il campione, uno dei più grandi di sempre. Carlton Myers saluta il basket giocato. Lui idolo dei tifosi di Rimini e Bologna, sponda Fortitudo, ha collezionato record e grandi traguardi. A Rimini i primi canestri veri. Nel 1991 il debutto in A2. L’anno seguente viaggia con la media di 27 punti a partita. Dopo due anni alla Scavolini torna a Rimini. Con la maglia biancorossa, il 26 gennaio 1995, entra nella storia realizzando 87 punti in una sola partita, il record per il campionato professionistico italiano. Sono gli anni della svolta. Arriva la Fortitudo. Diventando capitano e uomo simbolo della squadra bolognese. In tre anni, tre finali, ma senza vincere lo scudetto. Ci sono le consolazioni della Coppa Italia e della Supercoppa contro la Virtus di Danilovic. Solo nel 2000 il tricolore, il primo della storia della Fortitudo. Gioca anche a Roma e Siena. Con oltre 10 mila punti segnati è terzo marcatore di sempre. Dopo una parentesi nel Valladolid in Spagna, torna a giocare a Pesaro trascinando la squadra dalla B1 alla serie A. Con la maglia di club chiude la carriera a Rimini. Importante anche il contributo in nazionale. Il debutto appena ventenne. L’argento Europeo nel 1997, l’oro due anni più tardi in Francia. Capitano e simbolo alle Olimpiadi di Sydney, è il portabandiera della spedizione azzurra. 131 gli incontri disputati, 1825 i punti. Nel video l'intervista a Dino Meneghin (Presidente Federazione Italiana Basket)

Elia Gorini

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