Caso Schwazer, una vicenda con molti lati oscuri. Donati sicuro: "È un complotto"

Se la sentenza del TAS di ieri ha chiuso con qualche giorno d'anticipo la carriera di Alex Schwazer – che si sarebbe comunque ritirato dopo Rio – dal punto di vista giudiziario la vicenda è tutt'altro che conclusa. La pronuncia che ha accolto la richiesta della Iaaf di squalificare il marciatore per 8 anni è appellabile davanti al Tribunale Federale svizzero e la battaglia si preannuncia agguerrita. Molti i lati oscuri della storia, tanto che Schwazer e il suo allenatore Sandro Donati – paladino della lotta al doping e primo a denunciarlo alla Wada nel 2012 – hanno parlato fin da subito di un complotto per non farlo andare a Rio. Il destinatario delle accuse è la Iaaf, l'Associazione Internazionale dell'Atletica, che – parola di Donati – è “stata corrotta dai russi in maniera provata” e quindi non è proprio il massimo della trasparenza. Le perplessità nascono già dalla scelta della data del famoso test di Capodanno: il primo gennaio il laboratorio analisi di Colonia è chiuso, pertanto le provette sono state in giro per 24 ore, con evidente rischio di manomissione. Cosa di cui Schwazer ed entourage sono decisamente convinti, tanto che ora l'avvocato del marciatore chiederà le analisi del DNA dei campioni utilizzati per il test. Inoltre, la vicenda è stata sospettosamente tirata per le lunghe: tra prelievo delle urine e sospensione sono passati 190 giorni, contro, per esempio, i 37 di attesa della marciatrice cinese Liu Hang, poi regolarmente a Rio. Sempre la Iaaf ha negato l'anticipazione delle controanalisi, nonostante il laboratorio avesse dato la sua disponibilità. Insomma, per Donati – che ha parlato di sentenza già scritta - c'era fin dall'inizio l'intento di tenere Schwazer fuori dai Giochi. Nei quali, sempre secondo l'allenatore, avrebbe vinto sia la 20 che la 50 chilometri di marcia.

RM

I più letti della settimana:

Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy.
Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy