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Cesena-Roma: 0-1

16 gen 2011
I primi 20 minuti sono bellissimi ed è soprattutto il Cesena a farsi vedere. Il piattone di Budan sull’angolo di Jimenez aveva ingolosito il palato ai più. C’è più ritmo tra i bianconeri, ma la qualità capitolina è fuori discussione. Quando si accende la Roma fa davvero paura e ci vuole la reattività da ventenne di un monumentale Antonioli a disinnescare Vucinic, ma soprattutto una manciata di minuti dopo. Il pupone è solo davanti alla porta, stop e virata sulla sinistra. Antonioli resta in piedi e poi si tuffa come un gatto sulla palla piena con tutto lo stadio che aveva smesso di respirare.
Qualche secondo di ripresa e la furbata di Giaccherini non sfugge a Giannoccaro. La palla entra ma il tocco di mano è piuttosto evidente. Roma più molle, Parolo la punge ancora e il clima si fa incandescente. Totti apre il gomito su Lauro, per un Califfo si applica il legittimo impedimento e dunque nessuna sanzione. Si diffonde la sensazione di un ottimo Cesena pochissimo pericoloso e di una pessima Roma teoricamente sempre in grado di colpire. La differenza sta nella qualità e anche in quelli che chiamano investimenti. Il bilancio spappolato dei giallorossi ne è la prova. Come la doppia x comoda di un impresentable Adrianone al quale Ranieri concede gli ultimi dieci minuti. Un petto a piccione e tanta carne in eccedenza, il passo è da ex. Ne trova due peggio di lui. Sono l’arbitro Giannoccaro che sorvola sul fuorigioco dell’oversize e il difensore Pellegrino che la mette inspiegabilmente nella sua porta.

r.c.

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