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Chiuse a Pechino le Olimpiadi Invernali

di Roberto Chiesa
20 feb 2022
Chiuse a Pechino le Olimpiadi Invernali

Sarà quella vicinanza spazio temporale con Tokyo, saranno state le aspettative troppo alte, ma le 17 medaglie azzurre con le quali si chiude bottega a Pechino sono numero buono e non trionfale e se tutti dal Coni in giù parlano con ragione di obiettivo centrato, tutti dal Coni in giù avevano pregustato un exploit che invece non c'è stato. Sono stati i Giochi dei semisconosciuti Stefania Constantini e Amos Mosaner che hanno fatto appassionare ad un sport, il Curling, che ha tradizione solo nelle valli altoatesine, conquistando una storica medaglia d'oro. Ma la firma su questi Giochi prima di andare in archivio merita di metterla Arianna Fontana: tre metalli al collo (1 oro e 2 argenti) e due primati da hall of fame: atleta più premiata nello short track femminile e italiana più medagliata di sempre alle Olimpiadi invernali con i suoi 11 podi. La prima azzurra a salirci, sul podio, è stata Federica Brignone: argento nel Gigante, ma il miracolo è di Sofia Goggia argento in discesa 23 giorni dopo l'infortunio che pareva aver precluso alla bergamasca il viaggio a Pechino. Stesso giorno e stessa gara nella quale Nadia Delago si fa di bronzo e nelle velocità si torna a parlare di valanga rosa. Non ci sono Giochi Invernali in salsa azzurra senza biathlon, snowboard e pattinaggio di velocità. E dunque, nell'ordine, Dorothea Wierer, all'ennesimo bronzo nello sprint dopo quelli di Sochi e Pyeongchang. Michela Moioli, relegata alla finale B nella disciplina (lo snowboard cross) che da anni domina riscattata dall'argento di coppia con Omar Visintin, lui, anche bronzo nella gara maschile. E soprattutto Francesca Lollobrigida che ha stupito in pista lunga: argento nei 3000 e bronzo nella mass start, tanto da regalarsi il ruolo di portabandiera nella cerimonia di chiusa. Ma è stata anche l'Olimpiade dei sammarinesi. Di Anna Torsani e Matteo Gatti che hanno sventolato il vessillo del Paese nella grande apertura e poi lo hanno rifatto in chiusura, ma soprattutto hanno dimostrato in pista le loro qualità e il loro valore. Sono orgoglio di San Marino, mentre il mondo degli sport invernali già guarda a Milano Cortina. Un altro capitolo lontano, o vicino, appena 4 anni.




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