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La Cocif dice addio al Rimini calcio

3 mar 2010
Lo ha annunciato in conferenza stampa l’avvocato Giovanni Boldrini, delegato dalla proprietà. Diverse le motivazioni che hanno portato la Cooperativa alla drastica decisione. La totale assenza del Comune di Rimini, dal quale precisa l’avvocato Boldrini, la Cocif non ha mai ricevuto nulla. L’accusa principale che viene mossa alle autorità politiche locali è lo stadio, promesso e mai costruito. La difficile situazione economica mondiale probabilmente ha fatto il resto. Che succederà ora? L’avvocato Boldrini è stato chiarissimo: la Cocif rispetterà tutti gli impegni fino al 30 giugno prossimo. Poi, in assenza di compratori, metterà in liquidazione la società. Conseguenza: la mancata iscrizione al campionato. Boldrini ha mandato dalla proprietà per trattare la cessione della Rimini calcio. Avviso per gli interessati: non presentarsi solo con parole ma con fatti. Un'altra Riviera Solare, ha detto il professionista, con me non ci sarà. Questo, ha continuato Boldrini, è stato giudicato il momento giusto per annunciare la vendita della società. Sarebbe stato disdicevole farlo a maggio dando appena un mese di tempo a chi vuole comprare. Un’ultima precisazione: nel calcio non è possibile vendere il titolo sportivo se non c’è fallimento. E la Cocif non farà fallire la società. Questo non impedirà alle autorità sportive, in assenza di compratori, di far ripartire la squadra, naturalmente con nome diverso, dall’Eccellenza. Curriculum e bacino d’utenza sono meriti che nessuno può togliere al Rimini.

Piero Arcide

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