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Contador: "Vittima di un'ingiustizia"

26 nov 2012
Contador: "Vittima di un'ingiustizia"
Chi sbaglia paga. Senza differenze, favoritismi, occhi chiusi o trattamenti di favore. “Non c’è posto per chi imbroglia nel ciclismo” è una frase che ci saremmo aspettati da uno dei vertici UCI, non certo da Alberto Contador, recentemente privato del Tour 2010 e del Giro 2011. Lo spagnolo sottolinea: “Serve tolleranza zero. Ma il mio caso è diverso: ho sempre lavorato seguendo le regole”.
Continua a dichiararsi innocente, nonostante la squalifica biennale a seguito della riscontrata positività a clenbuterolo. Si dice vittima di contaminazione alimentare e non rinuncia a quei successi che solo fisicamente gli sono stati tolti: “Per loro quelle vittorie non sono mie, è un’ingiustizia”.
Un Contador che potrebbe rientrare alla Grand Boucle. Infatti stando alle regole UCI, in seguito alla sottrazione dei punti portati in dote da Contador la Saxo-Tinkoff si gioca con la Argos-Shimano l’ultima licenza ProTeam. Lo spagnolo vince la fiera dell’ovvio: “Mi piacerebbe correre il Tour dopo aver saltato quello di quest’anno. Ma non posso saperlo due mesi prima, ho bisogno di abbastanza tempo per prepararmi”.

Luca Pelliccioni

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