Coppa del mondo di tiro a volo: lo skeet alla Jiewchaloemmit

Ci sono due italiane nella Top Six femminile dello skeet e già al campo di tiro della Ciarulla il brusio è di quelli affamati di medaglia, la seconda e - perché no - pure la terza, della spedizione azzurra sul Titano.
La prima volta in semifinale per la giovanissima Chiara Di Marziantonio finisce con 11 piattelli esplosi sui 16 a disposizione, al termine di una prova caratterizzata dall'emozione e culminata nell'amara constatazione che con 12 ci si poteva giocare il bronzo.
Già, perché Amber Hill e Meng Wei - con quel punteggio - si sfidano nello shoot-off che vale un posto nel bronze medal match contro l'altra cinese, Ning Wei.
Ad avere la meglio è la britannica (+7/+6) che darà vita al l'emozionante finalina per il gradino più basso del podio: al termine delle quattro stazioni il punteggio è di 13-13. Nell'ulteriore shoot-off è nuovamente la britannica a spuntarla, dopo un'interminabile serie di 36 piattelli (52 totali per il bronzo) in cui la Hill si impone +18/+17.
Il duello che vale loro è tra le migliori in assoluto: tanto Diana Bacosi quanto Sutiya Jiewchaloemmit si sono infatti qualificate al gold medal match con un impeccabile 16/16; condizione di equilibrio che perdura finanche al 15-15 che significa altro giro di valzer allo shoot-off: l'oro finisce al collo della thailandese, che incassa i complimenti di un'orgogliosa Diana Bacosi, nella speranza (sua) ed augurio (di chi scrive) che la rivincita possa essere servita a Rio de Janeiro.

Nel servizio l'intervista a Diana Bacosi, skeet Italia.

LP

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