Soffermiamoci sulla sponda adriatica vincente. Quarto risultato utile consecutivo, tornano i tre punti che mancavano dal 13 febbraio e con loro, una netta sensazione, quella che il motore abbia cominciato a girare. Meno 2 dal treno play off con la quasi certezza di avere altri tre punti in tasca senza giocare quelli che arriveranno a tavolino per la gara con il Potenza cancellato. Il derby potrebbe avere acceso la scintilla, il Rimini,ora, ha tutto per poter rinviare l’appuntamento con la tintarella e diventare la mina nemmeno troppo vagante degli spareggi. In un campionato così brutto e anomalo tutto può succedere, anche, ad esempio, che possa tornare l’entusiasmo in casa Cocif .
Se a Rimini il derby ha fatto tornare il sole, a Ravenna a questo punto la luce è soffusa per non dire spenta . Il derby potrebbe aver fatto fallire definitivamente il progetto Esposito. Si respira un odore acre per il tecnico per il quale è già arrivata la sentenza del Presidente Gianni Fabbri. Non è la sconfitta a decretare il giudizio senza appello ma il modo in cui è maturata. Primo tempo molle senza mordente e colmo di errori grossolani. Troppo per un Presidente che fino a questo momento aveva protetto squadra e tecnico dalle critiche di non gioco. L’ennesima conferma di un progetto che non è mai partito porterà con se conseguenze pesanti sia tecniche e forse anche societarie con un Presidente un po’ stanco di amarezze. I giallorossi si sono complicati la vita ma nonostante la vittoria non arrivi dal 17 gennaio, sono ancora solo quattro i punti che li separano dall’ultima piazza play off. Se la scelta cade sul tecnico giusto che porta immediatamente entusiasmo, in questo povero campionato, anche un “ronzino” come il Ravenna attuale può tornare cavallo di razza.
Lorenzo Giardi
Se a Rimini il derby ha fatto tornare il sole, a Ravenna a questo punto la luce è soffusa per non dire spenta . Il derby potrebbe aver fatto fallire definitivamente il progetto Esposito. Si respira un odore acre per il tecnico per il quale è già arrivata la sentenza del Presidente Gianni Fabbri. Non è la sconfitta a decretare il giudizio senza appello ma il modo in cui è maturata. Primo tempo molle senza mordente e colmo di errori grossolani. Troppo per un Presidente che fino a questo momento aveva protetto squadra e tecnico dalle critiche di non gioco. L’ennesima conferma di un progetto che non è mai partito porterà con se conseguenze pesanti sia tecniche e forse anche societarie con un Presidente un po’ stanco di amarezze. I giallorossi si sono complicati la vita ma nonostante la vittoria non arrivi dal 17 gennaio, sono ancora solo quattro i punti che li separano dall’ultima piazza play off. Se la scelta cade sul tecnico giusto che porta immediatamente entusiasmo, in questo povero campionato, anche un “ronzino” come il Ravenna attuale può tornare cavallo di razza.
Lorenzo Giardi
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