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Discesa libera, Paris 3° a Kitzbuhel. Vince Feuz

La gara, più volte interrotta per cadute e vento, viene dichiarata conclusa dopo la prova del 30°.

22 gen 2021
Beat Fuez (foto facebook @BeatFeuz)
Beat Fuez (foto facebook @BeatFeuz)

Tra cadute tremende e vento ululante la discesa libera di Kitzbuhel è un'interruzione continua e non viene completata, ma la gara è comunque omologata. Per la gioia di Beat Feuz, che dopo quattro secondi posti batte Matthias Mayer per 16 centesimi, e per quella di Dominik Paris, che conquista un bronzo che è anche il suo primo podio post rottura del crociato. Una sorta di chiusura del cerchio, considerando che l'azzurro si infortunò proprio mentre si preparava per la pista austriaca. 56 i centesimi di ritardo dallo svizzero, che col successo odierno si porta a 12 lunghezze dalla vetta della classifica di specialità, guidata proprio da Mayer. Paris è 4° a -38 da Kilde, che però ha già concluso la stagione e, dunque, è facilmente recuperabile. 

Sceso col pettorale n°5, Feuz fa capire subito che ce ne sarà per pochi: la partenza è ottima, la seconda parte non è da meno e il crono finale recita 1' 53” 77. Due turni dopo tocca a Mayer, a suo volta straordinario nella parte alta – dove accusa 2 centesimi di distacco – ma a lungo andare non all'altezza del ritmo del rivale, così il finale in crescendo non gli basta per recuperare. Quindi, al nono giro, Paris, perfetto in avvio – 17 centesimi in meno di Feuz al primo intervento – e anche nel finale, quando tocca i 146 km/h ed è il più veloce in assoluto. Il mezzo secondo di ritardo è dovuto al rendimento dall'imbocco della stradina in poi, prima che lo show sulla Hausbergkante gli assicuri il bronzo. Proverà a strapparglielo il 40enne Clarey, che per metà gara fa mangiar neve a tutti ma alla distanza paga dazio alla carta d'identità, chiudendo quarto a 33 centesimi da Paris.

Il podio non cambierà più, in compenso ne accadrà di ogni. In primis le brutte cadute di due dei favoriti, Cochran-Siegle (finito nelle reti) e soprattutto Kryenbuehl (che sbatte la faccia a tutta velocità e arriva d'inerzia al traguardo): entrambi coscienti, entrambi portati via in elisoccorso, con conseguenti sospensioni della gara. Poi si alza il vento e fioccano le interruzioni, così alla discesa del 30°, ottenuto il numero legale, si decreta la fine dei giochi. 



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