Europeo rugby a 7: San Marino da record, San Pietroburgo vince la Conference 2

Europeo rugby a 7: San Marino da record, San Pietroburgo vince la Conference 2.
Il sogno era andare in semifinale, il sognetto diceva quinto posto: nessuno dei due si è realizzato, eppure per San Marino questa Conference 2 dell'Europeo di rugby a 7 è doppiamente da record. Battendo l'Islanda 14-5 infatti i Titani chiudono settimi – miglior risultato di sempre – e soprattutto, per la prima volta lasciano la rassegna con due vittorie in saccoccia: non male, se si considera che nelle tre edizioni precedenti era arrivata una sola vittoria.

Era il 2015 e l'avversario era il Liechtenstein, la stessa squadra che in mattinata spegne ogni velleità di 5° posto dei Titani superandoli 28-12. Il risultato non inganni, perché in avvio sono i ragazzi di Gutierrez a dominare: come ieri Babboni batte veloce una punizione a ridosso dell'area avversaria e la passa a Gobbi, che sguscia tra quattro giocatori del Liechtenstein e marca per il vantaggio; Michelotti converte ed è 7-0. Stessa storia a un minuto dall'intervallo: stavolta è Giardi a battere rapido per Babboni, che elude alla grande il primo tentativo di placcaggio e fugge verso l'angolino per il raddoppio. Qui Michelotti non trova i pali, si resta sul 12-0 e, di fatto, San Marino esce dal campo.

A tempo scaduto una fuga sull'out di sinistra sblocca il Liechtenstein che nella ripresa dilaga segnandone altre tre, al pari della prima tutte trasformate e frutto di una fuga solitaria sul lato mancino.

Il Liechtenstein passa e va a prendersi la quinta piazza battendo 38-15 la Bielorussia, i Titani invece incrociano l'Islanda, già battuta nel girone di ieri, per evitare l'ultimo posto. Missione compiuta: agli sgoccioli del primo tempo una lunga azione alla mano smarca a sinistra Bastianelli, cui non resta che allungare la falcata per poi schiacciare in mezzo ai pali. Poi, in avvio di ripresa, il raddoppio di Giardi, inseritosi per vie centrali su un pallone riciclato da Ataei. Michelotti converte entrambe le mete ed è 14-0: l'Islanda riesce ad accorciare solo a 39” dalla fine, tra l'altro senza trasformazione, poi può partire la festa. Festa che accomuna i Titani al San Pietroburgo, campione della Conference 2 grazie al 47-5 nella finale con l'Austria.

RM

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