Fesenko distrugge Reggio Emilia: Avellino passa 82-64

Avellino-Reggio Emilia è probabilmente la meno combattuta tra tutte le Gare 1 dei quarti, coi verdi sempre in controllo e vincenti con un comodo 82-64. Agli ospiti giusto l'onore di dare il via alle danze col canestro di Aradori, che vale lo 0-2 e resta l'unico vantaggio reggiano del match. Poi una breve fase di studio e, a metà primo quarto, il parziale di 10-0 campano che vale il 16-6 e spezza definitivamente l'equilibrio.

Il primo quarto va in archivio coi padroni di casa sul +7, da lì in poi ad ogni sirena il distacco sarà sempre a due cifre, sfiorando pure il ventello. Avellino vince e convince, godendosi il record stagionale di assist – 28 – e uno strapotere fisico perfettamente sintetizzato dalla partita da lode di Fesenko. L'ucraino viene da sei turni di stop causa infortunio al ginocchio, Sacripanti giustamente lo impiega col contagocce e gli concede appena 15'. Nei quali il pivot infila 24 punti – con 14/18 al tiro – e 9 rimbalzi, che gli valgono seconda miglior prestazione in carriera e 31 di valutazione. Oltre a lui brillano Logan, autore di 17 punti e prezioso a tutto campo, e Ragland, rientrato in fretta e furia dagli Stati Uniti per firmare 10 punti e altrettanti assist.

Nei biancorossi invece le uniche note positive arrivano dai 29 punti combinati di Julian Wright, appena preso dai turchi del Trabzonspor, e del già citato Aradori. L'americano è al quarto fallo già al 22°, eppure Menetti si guarda bene dal sostituirlo, perché sono sempre lui e l'azzurro a guidare i pochi, timidi tentativi reggiani di riaprirla. Come nel caso del 7-0 di fine terzo quarto, cancellato già al rientro sul parquet da un identico parziale irpino.

RM

I più letti della settimana:

Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy.
Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy