I Pirati calano il poker in gara5 e si preparano all'ultima trasferta dell'anno, quella di Bologna del 29 e forse 30 agosto. Al Gianni Falchi i nero-arancio si presenteranno infatti con la consapevolezza di trovarsi ad un passo dal tricolore che in via Monaco manca dal 2006.
Per gli uomini di Catanoso c'è da spezzare anche la maledizione delle finali, che da tre anni vedono Rimini sconfitta in prossimità della bandiera a scacchi: due finali scudetto perse con la T&A San Marino, che ha prevalso anche qualche settimana fa in European Cup, la stessa che ha messo in bacheca la Fortitudo Bologna solo un anno fa proprio contro Rimini.
In Riviera si sono stufati di riservarsi piazze d'onore e veder esultare i rivali storici: chissà che questa volta non sia quella buona.
Roberto Corradini non è solo il partente di gara5, è anche MVP. Il pitcher veneto lancia la bellezza di 9 inning, 123 lanci per le sole 6 valide concesse alle mazze ospiti.
Bologna non è quasi mai pericolosa: in quelle poche occasioni - come al sesto con le basi riminesi piene - il lanciatore non si scompone e mette K nientemeno che Trent Oeltjen.
Nella parte bassa della ripresa precedente, la quinta, si è decisa formalmente gara5: Spinelli parte con la valida che - congiuntamente ad un lancio pazzo - gli vale l'approdo in seconda. Un nervoso De Santis colpisce poi Zileri in box di battuta. Con due uomini in base, la valida di Jack Santora vale il vantaggio per i padroni di casa, che non si fermeranno qui. Il pitcher felsineo viene visitato sul monte, ma Panerati rimane al suo posto nel dug-out. Il partente delle Effe Blu non si riprende, tanto che due lanci più tardi Alex Romero firma l'homerun da 3 punti che spedisce Rimini sul 4-0, tra l'esaltazione del pubblico nero-arancio che ha fiutato il momento di difficoltà avversario, intravedendo il sogno scudetto.
Tricolore che verrà assegnato al Gianni Falchi di Bologna, dove la serie finale tornerà venerdì 29 agosto, ed eventualmente - ma non ditelo a Catanoso - sabato 30 per l'ipotetica gara7.
LP
Per gli uomini di Catanoso c'è da spezzare anche la maledizione delle finali, che da tre anni vedono Rimini sconfitta in prossimità della bandiera a scacchi: due finali scudetto perse con la T&A San Marino, che ha prevalso anche qualche settimana fa in European Cup, la stessa che ha messo in bacheca la Fortitudo Bologna solo un anno fa proprio contro Rimini.
In Riviera si sono stufati di riservarsi piazze d'onore e veder esultare i rivali storici: chissà che questa volta non sia quella buona.
Roberto Corradini non è solo il partente di gara5, è anche MVP. Il pitcher veneto lancia la bellezza di 9 inning, 123 lanci per le sole 6 valide concesse alle mazze ospiti.
Bologna non è quasi mai pericolosa: in quelle poche occasioni - come al sesto con le basi riminesi piene - il lanciatore non si scompone e mette K nientemeno che Trent Oeltjen.
Nella parte bassa della ripresa precedente, la quinta, si è decisa formalmente gara5: Spinelli parte con la valida che - congiuntamente ad un lancio pazzo - gli vale l'approdo in seconda. Un nervoso De Santis colpisce poi Zileri in box di battuta. Con due uomini in base, la valida di Jack Santora vale il vantaggio per i padroni di casa, che non si fermeranno qui. Il pitcher felsineo viene visitato sul monte, ma Panerati rimane al suo posto nel dug-out. Il partente delle Effe Blu non si riprende, tanto che due lanci più tardi Alex Romero firma l'homerun da 3 punti che spedisce Rimini sul 4-0, tra l'esaltazione del pubblico nero-arancio che ha fiutato il momento di difficoltà avversario, intravedendo il sogno scudetto.
Tricolore che verrà assegnato al Gianni Falchi di Bologna, dove la serie finale tornerà venerdì 29 agosto, ed eventualmente - ma non ditelo a Catanoso - sabato 30 per l'ipotetica gara7.
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