Giro del Monte: la prima edizione competitiva premia Felici e Moroni

Se la prima edizione del nuovo millennio – quella dell'anno scorso – del Giro del Monte riprendeva una scommessa degli anni '70 di Ninni Fantini per lanciarne una nuova alla cittadinanza sammarinese, quella del 2015 partiva con l'ambizione di un rilancio: per la prima volta la gara è stata omologata nel calendario della Federazione Atletica Leggera Sammarinese, per la prima volta diventa competitiva.
La cifra tecnica si è alzata notevolmente, ma l'effetto volano e trainante del folklore e della partecipazione autoctona non è venuto certo a mancare: gli iscritti si attestano sulle 700 unità, in palio anche il premio per chi abbia completato il tracciato di 7 km vestito in maniera più originale. Vincitori facilmente individuabili, il carburante? Discutibile.
Confermato il suggestivo percorso dell'anno passato e che nel passato affonda le proprie radici: dalla Porta del Paese fino alla Porta del Paese, imboccando via del Voltone in direzione Murata per sbucare ai piedi del Titano in via Sottomontana e percorrere col naso sul Montefeltro uno degli ultimi tratti abbordabili a buona velocità. L'ingresso nel centro storico di Borgo è infatti l'inizio dell'ideale Gran Premio della Montagna con cui si concluderà la gara: davanti a tutti – dopo un'iniziale fuga in compagnia di Agostini, Ridolfi e Benedetti, a podio lo scorso anno – è Matteo Felici a staccarsi e a gettare le basi per una vittoria proprio là dove Ridolfi si costruì un vantaggio decisivo lo scorso anno.
Col tramonto della Riviera alle spalle, Felici si è già preso un buon vantaggio che il detentore del titolo non riesce a ricucire – se non in termini di una manciata di secondi – nell'ultima, interminabile salita che porta al traguardo sullo Stradone. Con il tempo di 23'22''59 il podista dell'Olimpus si prende la prima, storica edizione competitiva del Giro del Monte, andando a ritoccare pure il tempo fatto segnare lo scorso anno da Stefano Ridolfi, comunque soddisfatto.
In campo femminile la Regina del Monte è quella del Mare: Federica Moroni – talento purissimo del fondo romagnolo e che solo recentemente si è messa a correre contro il cronometro – si prende il titolo, confermando e prolungando il suo stato di grazia che l'ha vista dominare in lungo e in largo in questa stagione, costellata anche dal successo nella Maratona di Rimini.
Nuova ed innovativa la proposta social: i partecipanti hanno potuto votare il costume più originale, premio che finisce alla comitiva del pallone ovale sammarinese che ha trasformato una carriola in una barca a combustibile naturale. Non necessariamente braccia e gambe.
A vincere è però soprattutto l'organizzazione, col Track & Field San Marino in testa, che l'anno passato – scommettendo forte su sé stesso – è andato a rispolverare dalla cantina una gara di cui si erano perse le tracce dai primi anni '90 e che ha tutte le carte in regola per diventare una classicissima del calendario podistico, amatoriale e competitivo. Il successo di partecipazione non mente.

LP

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