Non ha risolto tutti problemi che restano milioni tra quelli della sua moto e quelli che gli chiede il fisco. Ma è tornato e almeno in pista senza commercialisti i conti tornano. Valentino firma il Gran Premio del Portogallo con quella fame e quella voglia che non si vedevano da un po’. Voglia di soffrire all’inizio e poi trovare il ritmo tanto da controllare il finale e non essere insidiato da Pedrosa secondo e il solito Stoner terzo. Quarto Hayden che partito dalla pole ha dimostrato di non poter tenere il ritmo dei primi, quinto Melandri che scalda la sella che sarà di Alex. Capirossi male, nono all’arrivo.
Secondo successo stagionale in 250 per Alvaro Bautista. Il pilota dell’Aprilia supera la Honda di Dovizioso all’undicesimo giro e poi allunga perdendo per strada a vario titolo la concorrenza. Dovizioso, staccato, conserva il secondo posto come Lorenzo tranquillamente terzo ad investire il piazzamento in ottica mondiale. Sesto Alex De Angelis senza acuti, ma il suo futuro ormai è fatto di Motrogp. Settimo Simoncelli lontano dai primi.
La 125 parte come sempre dalla coda. Dall’ultimo giro con la solita lotta gomito a gomito. Sul rettilineo è Talmacsi che guida, ma la scia è favorevole a Faubel che si impone sul traguardo davanti a Talmacsi e all’ottimo spagnolo Espargaro al primo podio mondiale. Solo ottavo Pasini scivolato dopo aver dominato la prima parte di gara. Sei Aprilia ai primi sei posti, se mai esistessero altre moto.
Secondo successo stagionale in 250 per Alvaro Bautista. Il pilota dell’Aprilia supera la Honda di Dovizioso all’undicesimo giro e poi allunga perdendo per strada a vario titolo la concorrenza. Dovizioso, staccato, conserva il secondo posto come Lorenzo tranquillamente terzo ad investire il piazzamento in ottica mondiale. Sesto Alex De Angelis senza acuti, ma il suo futuro ormai è fatto di Motrogp. Settimo Simoncelli lontano dai primi.
La 125 parte come sempre dalla coda. Dall’ultimo giro con la solita lotta gomito a gomito. Sul rettilineo è Talmacsi che guida, ma la scia è favorevole a Faubel che si impone sul traguardo davanti a Talmacsi e all’ottimo spagnolo Espargaro al primo podio mondiale. Solo ottavo Pasini scivolato dopo aver dominato la prima parte di gara. Sei Aprilia ai primi sei posti, se mai esistessero altre moto.
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