Grande attesa a Malta per la partita tra La Valletta e Tre Fiori

La Valletta saluta i suoi ospiti, ma non si inchina. Anzi pensa a riempire lo stadio ora che ha trovato un presidente facoltoso ad ambizioso. Aspetta il return match e vive una vigilia normale. Nella parte alta della città il parlamento domina la scena e i turisti si mescolano agli indigeni. Insomma siamo a cavallo. Si parla il maltese, ma va benissimo anche l’inglese (qui l’autonomia è arrivata solo nel 1964) e l’italiano è compreso e stampato non solo nel classico trittico pizza-pasta-caffè. Fino al ’34 era lingua ufficiale. Poi sono successe un po’ di cose. Calcio spesso e volentieri. E nuove frontiere da conquistare nel nome del pallone. Il campo di gioco è più piccolo rispetto a Serravalle e può essere un aiuto. Tarini prepara un mini turn over. L’ultimo allenamento prima di indossare gli scarpini è in acqua in una zona riservata alla delegazione.
Nel video l’intervista a Valhmor Camilleri giornalista "The Times of Malta".

Roberto Chiesa

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