Logo San Marino RTV

Kazan, acque azzurre: Cagnotto, Ruffini e Furlan a medaglia

2 ago 2015
Kazan, acque azzurre: Cagnotto, Ruffini e Furlan a medaglia
Kazan, acque azzurre: Cagnotto, Ruffini e Furlan a medaglia
Nella giornata delle prime batterie e dei primi podi dalle vasche della Kazan Arena – in cui ha gareggiato la Giovannini e presto lo farà anche Beatrice Felici – resta ancora impresso nella mente il grande sabato del nuoto azzurro tra le acque più agitate dei Mondiali russi e quelle che idealmente meno si dovrebbero muovere: il fondo a cielo aperto e i tuffi dal trampolino 3 metri.
Andiamo per ordine: la 25 km in acque libere ci ha insegnato che si può rimanere col fiato sospeso anche in una gara estenuante e della durata di 5 ore circa tra le correnti del fiume Kazanka. Ruffini e Forlan – al terzo intertempo – sono nel quintetto in corsa per la medaglia. Il marchigiano di Tolentino – ingaggiato uno spettacolare duello con Meyer – tocca 4 secondi prima dello statunitense e si laurea campione del mondo su un podio che annovera anche Matteo Furlan, bronzo della maratona acquatica.
Chi non è certo nuova a regalare emozioni ad un popolo intero è Tania Cagnotto, già oro dal trampolino un metro in questa rassegna iridata, ed approdata in finale di quello da tre dove le favorite sono altre. Le cinesi innanzitutto: Shi Tingmao è inarrivabile per tutte, col lo strepitoso 383.55 che le permette di approdare sul tetto del mondo e respingere l'ultimo attacco delle connazionale He Zi, fino alla fine osso durissimo con vista sull'oro.
A truccare le carte di un destino che per Tania aveva in serbo un'amara medaglia di legno è stata la canadese Jessica Abel. La nordamericana, costantemente davanti alla Cagnotto nel corso della gara ed arrivata all'ultimo salto con un vantaggio di 13 lunghezze, è stata sopraffatta dalla pressione che il 78.00 del doppio e mezzo rovesciato di Tania le aveva messo addosso. Un disastro sportivo che spedisce la Cagnotto ancora una volta sul podio insieme a Shi Tingmao ed He Zi. Stavolta senza possibilità di competere con le cinesi, ma tenendo alto – altissimo – l'onore del tricolore italiano, che ai Mondiali per l'ultima volta è stato rappresentato, come sempre e alla grandissima ha fatto per 14 anni, da Tania Cagnotto.

Nella giornata di oggi solo le staffette 4x100 si giocheranno la corsa alla medaglia: tanto quella maschile, quanto quella femminile, mancavano da 10 anni alla finale mondiale. Ferraioli, Di Pietro, Pellegrini e Letrari nuotano 25 centesimi sopra al record nazionale, fermando il cronometro sul 3'37''88 - settimo tempo di qualificazione. Per quanto riguarda gli uomini è più concreta la possibilità di centrare il podio per Dotto, Orsi, Santucci e Magnini, specie dopo l'eliminazione di Stati Uniti ed Australia. "Medaglia possibile, l'obiettivo è il primato italiano che dovrebbe portarci quasi certamente sul podio". Per Magnini: "I favoriti sono Russia e Francia, poi gli Azzurri insieme al Brasile. Dovremmo migliorare molto". La base di partenza è comunque buona: 3'14''44.


LP

Riproduzione riservata ©