La boxe si prepara ad un altro match del secolo

Con i match del secolo, la grande boxe era ferma appunto al secolo scorso. Al Frazier-Alì del 1 ottobre '75. Sabato 2 invece arrivano ufficialmente i tempi moderni con la sfida di questo secolo. Saliranno sul ring a Las Vegas Floyd Mayweather e Manny Pacquiao. La vigilia è tranquilla, sguardo contro sguardo giusto per compiacere i fotografi, ma l'impressione è che i due siano più aziende che rivali sportivi. Dichiarazione misurate, quasi politicamente corrette. Nessun messaggio intimidatorio, una semplice licenza di Mayweather che ha buttato là l'idea di essere in più grande di tutti i tempi con la stessa convinzione di chi legge un racconto. Vogliamo divertire la gente e fare il nostro lavoro, dicono. Non ci sono popoli da salvare, razze da redimere, rivincite o niente di tutto il composto dal quale il pugilato ha estratto la sua stessa essenza. Ci sono due campioni, professionisti, che percipiranno 150 milioni di dollari l'americano e 100 il filippino. Saliranno sul ring rispettandosi e prendendosi a pugni, ci mancherebbe. Ma non è escluso vederli abbracciati a fine match, perchè con quelle cifre non c'è nessuno che perde davvero.

r.c.

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