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Lecce-Cesena 1-2

15 mag 2010
Lecce-Cesena 1-2
Lecce-Cesena 1-2
In trentamila belli e pronti per la A, con il Lecce che è capolista e che dimostra di meritare quello che prenderà. Contro un Cesena in emergenza e anestetizzato dalle strane scelte di Bisoli, i salentini sono giù avanti. Tempo di vedere Antonioli arrangiarsi su Di Michele, che Munari salta su Lauro e infila. Le scelte, si diceva. Matute toglie il disturbo dopo mezz’ora di nulla e in generale tutto il Cesena soffre l’aggressività di un avversario corto ancorchè indubbiamente forte. Non ci sono segnali di risveglio e anzi ad un certo punto pare quasi che il Lecce non ne voglia più di tanto. Secondo tempo compreso, perché prima che si scatenasse il finimondo, quelli di De Canio vanno ad un capello dal chiuderla. Il contropiede di Marilungo è di quelli che normalmente finiscono in porta, sarebbe stato il gol della serie A. Mentre la festa a Via del Mare è cominciata, il Cesena è ancora lì, teoricamente in partita ma con poche idee per riacciuffare match e campionato. Dieci minuti al gong, Giaccherini si accentra e Malonga (fino ad allora assente) si inventa una cosa che non si può raccontare e trova un pari così, dal nulla. Pari che sembra l’approdo naturale con il Lecce che fa ugualmente festa e il Cesena si prepara a tifare Modena. Ma ancora Malonga, sbuca a girare in porta la palla dell’incredibile 1-2. Lo stadio ammutolisce e Bergonzi indossa la maglia del Cesena quando nel recupero non assegna ai padroni di casa un rigore clamoroso. Sarebbe stato in A, il Lecce e ci andrà comunque. E da ieri sera potrà andarci anche il Cesena.

Roberto Chiesa

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