Sei giorni dopo il terribile attentato di Boston, il popolo delle corse su strada si ritrova a Londra per una maratona dai mille significati.
Si corre con il lutto al braccio, in un clima di amicizia e solidarietà ma anche con un sottile filo di angoscia, pensando ai morti e ai feriti della maratona più antica del mondo. Trenta secondi di assoluto e rigoroso silenzio, prima del via da Buckingham Palace per oltre trentaseimila partecipanti. Per ogni corridore, gli organizzatori verseranno due sterline ad un fondo, destinato alle famiglie delle vittime di Boston. Splende il sole sulla capitale britannica, nel giorno in cui la regina Elisabetta festeggia l'ottantasettesimo compleanno e al via è presente il principe Harry, che come promesso, consegnerà i premi ai giovani corridori della mini maratona. La gara, come sempre molto suggestiva, è stata dominata dai corridori africani. L'etiope Kebede, vincitore nel 2010, ha bissato il successo, coprendo i 42 chilometri della maratona di Londra, in 2 ore, 6 minuti e 3 secondi. Kebede 26 anni ha avuto la meglio sul vincitore del 2011, il keniano Mutai che ha tagliato il traguardo con 30 secondi di ritardo. Tra le donne il successo è andato alla keniana Yeptoo. Risultati a parte, quella di Londra è stata una risposta forte ma sopratutto una vittoria dello sport, contro ogni tipo di violenza.
Si corre con il lutto al braccio, in un clima di amicizia e solidarietà ma anche con un sottile filo di angoscia, pensando ai morti e ai feriti della maratona più antica del mondo. Trenta secondi di assoluto e rigoroso silenzio, prima del via da Buckingham Palace per oltre trentaseimila partecipanti. Per ogni corridore, gli organizzatori verseranno due sterline ad un fondo, destinato alle famiglie delle vittime di Boston. Splende il sole sulla capitale britannica, nel giorno in cui la regina Elisabetta festeggia l'ottantasettesimo compleanno e al via è presente il principe Harry, che come promesso, consegnerà i premi ai giovani corridori della mini maratona. La gara, come sempre molto suggestiva, è stata dominata dai corridori africani. L'etiope Kebede, vincitore nel 2010, ha bissato il successo, coprendo i 42 chilometri della maratona di Londra, in 2 ore, 6 minuti e 3 secondi. Kebede 26 anni ha avuto la meglio sul vincitore del 2011, il keniano Mutai che ha tagliato il traguardo con 30 secondi di ritardo. Tra le donne il successo è andato alla keniana Yeptoo. Risultati a parte, quella di Londra è stata una risposta forte ma sopratutto una vittoria dello sport, contro ogni tipo di violenza.
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