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Mondiali di atletica, anche nei 100 metri donne l'oro è giamaicano

25 ago 2015
Fraser-Pryce
Fraser-Pryce
La velocità è giamaicana. A dirlo sono i mondiali di altletica di Pechino che confermano la grande predisposizione sui 100 metri di questa nazione. Dopo Bolt tra gli uomini, è Fraser-Pryce a dettare legge tra le donne. Con un 10.76 taglia il traguardo per prima davanti all'olandese Schippers che si ferma a 10.81 stabilendo il nuovo record nazionale. Sul podio anche l'americana Tori Bowie. Una gara di ottimo livello con la Fraser-Pryce che corre i suoi 100 metri 70 centesimi di secondo più lenta del cinese Su, finalista della gara maschile con il nono tempo.
Nel salto con l'asta l'uomo più atteso era Renaud Lavillenie. Per il francese, il mondiale resta un tabù. L'olimpionico e primatista del mondo di specialità si deve accontentare del terzo posto. Sul gradino più alto del podio sale il canadese Barber che salta i 5.90 al primo tentativo. Argento al tedesco Holzdeppe, stessa miusra, ma al terzo tentativo. Bronzo ex-aequo con 5.80 per il Lavillenie e i polacchi Pawel Wojciechowski e Piotr Lisek.
Nel salto triplo successo per la colombiana Caterine Ibargüen con la misura di 14.90. Sul podio salgono anche l'israeliana Hanna Knyazyeva-Minenko con un sorprendente 14.7. All'ultimo salto centra il podio la kazaka Olga Rypakova, 14.77m.
Solo Kenya nei 3000 siepi con una tripletta tutta africana. L'oro va a Ezekiel Kemboi con il tempo di 8:11.28, che precede sul podio i connazionali Conseslus Kipruto e Brimin Kiprop Kipruto. Per Kemboi, quello ottenuto a Pechino, è il quarto oro consecutivo da Berlino 2009.
Successo Kenya anche nei 10 mila metri donne. Vivian Jepkemoi Cheruiyot vince una finale molto tattica che si è risolta solo negli utlimi giri con la keniana che ha tagliato il traguardo in 31'41"31 davanti all'etiope Gelete Burka (31'41"77) e l'americana Infeld.

Elia Gorini

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