Mondiali di scherma, en plein azzurro nel fioretto femminile

Il Dream Team non delude mai: ancor più letale del ben più noto roster statunitense da parquet, il quartetto azzurro del fioretto femminile infila l'ennesimo successo internazionale. Ancor più sudato, nervoso e combattuto degli altri, non foss'altro perché Arianna Errigo, Elisa Di Francisca, Martina Batini e una riserva di lusso come Valentina Vezzali hanno incrociato il fioretto contro le russe padrone di casa, in quei mondiali di Kazan che volevano riportare la Russia sul tetto del mondo e che invece si è risolta con un 45-39 appannaggio delle ragazze di Andrea Cipressa. Dominio, strapotere, egemonia; chiamatelo come volete, ma non sarà mai abbastanza per descrivere l'en plein delle fiorettiste italiane. Podio completamente azzurro nell'individuale: Arrigo, Batini e Vezzali – nell'ordine – a spartirsi tutte le medaglie, poi l'apoteosi del team capace anche di rigenerarsi e rinnovarsi, avendo inserito nelle maglie oliatissime del Dream Team la 25enne pisana Martina Batini, subito pronta e subito vincente, dimostrando che il successo nel fioretto all'italiana non è dovuto ad una generazione d'oro, piuttosto ad una scuola vincente, la migliore del mondo. Nulla da fare per Cerioni, CT della Russia, che oltre alla stoccata nella finale femminile, deve incassarne una seconda in quella maschile con vista sul bronzo: troppo superiori Baldini, Cassarà, Avola ed Aspromonte rispetto alla controparte di casa. Finale ineccepibile: 45-29, che fa aumentare i rimpianti azzurri per la sconfitta in semifinale contro la Cina, travolta nella finale mondiale dalla Francia, impostasi 45-25.

LP

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