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Motomondiale noioso? Con Valentino Rossi no

19 lug 2010
Motomondiale noioso? Con Valentino Rossi no
Motomondiale noioso? Con Valentino Rossi no
L’avevamo lasciato a terra dopo la caduta sull’asfalto del Mugello. Lo abbiamo rivisto in sella ad una Superbike a Misano prima, a Brno poi. Un mese e mezzo dopo il grave incidente eccolo di nuovo in pista sulla sua Yamaha numero 46 ad infiammare, curva dopo curva, il Gran premio di Germania. Uno spettacolo fatto di attacchi, di sorpassi e controsorpassi, otto in nove giri. Una battaglia risolta solo all’ultima curva con la staccata decisiva di Casey Stoner. Tutto per poi rendersi conto che quella tra il campione di Tavullia e l’australiano della Ducati è solo, e si fa per dire, la lotta per il terzo posto. Un duello serrato che ha messo in secondo piano il successo di Pedrosa davanti a Lorenzo. Proprio il rivale-compagno di Valentino, che con molta probabilità vincerà il titolo 2010, ma non quello della storia. Col Sachsenring la MotoGp è tornata spettacolo grazie al suo miglior attore. Il buio, durato il tempo di quattro gran premi, ha confermato come il motomondiale oggi non possa fare a meno del suo più grande pilota. Valentino Rossi è tornato. In stampelle, praticamente con un gamba sola, per dimostrare che chi è abituato a vincere lo fa sempre, anche con un quarto posto. La Germania è passato, il futuro è rosso Ducati, il presente invece si chiama Laguna Seca e “cavatappi”.

Elia Gorini

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