Otto ori, due argenti e dodici bronzi: un totale di 23 medaglie che posizionano l'Italia al terzo posto nel medagliere dei 32simi Campionati Europei di nuoto, ospitati a Berlino.
Un'edizione che conferma le certezze del nuoto azzurro, a partire – cronologicamente – dall'olimpionica Martina Grimaldi, salvatrice della patria a Londra 2012 e punto fermo dell'open water italiana, col successo nella 25 km. Distanza in cui è arrivata anche la prima gradita sorpresa, alias l'argento di Edoardo Stochino. L'altra è l'inaspettato oro nell'insolita 4x100 stile libero mixed.
Ci siamo spostati in vasca, dove Federica Pellegrini si è confermata grande protagonista, griffando i due ori dello stile libero femminile: difficilmente scorderemo il sorpasso a Stina Gardell per l'oro nella staffetta 4x200, come impeccabile è risultata essere nei suoi 200.
Berlino è stato però anche il palcoscenico dei mezzofondisti azzurri, Gregorio Paltrinieri su tutti. Il 19enne carpigiano è già tra i migliori del mondo, avendo stampato il quarto crono di sempre per l'oro nei 1500. Confermato anche negli 800, dove il record continentale è dell'amico Gabriele Detti: due bronzi per lui.
Due soli sono anche gli argenti della rassegna europea: uno in vasca con l'astro nascente Andrea Mitchell D'Arrigo, l'altro dalla piattaforma 10 metri con Noemi Batki. Due italiani a metà, ma campioni al 100%.
I trampolini continentali hanno da tanto tempo una sola padrona: si tratta di Tania Cagnotto, con i suoi tre straordinari podi spalmati tra trampolino 1 metro, synchro 3 metri in coppia con Francesca Dallapé e trampolino 3 metri individuale. Quattordici medaglie d'oro nelle rassegne europee per Tania Cagnotto, su ventidue totali. Peccato per gli ultimi, amarissimi tre metri di oggi. Resta comunque in grande contributo alla splendida spedizione azzurra, che ha portato l'Italia ad aggiudicarsi nettamente la Classifica per Nazioni: mai nessuno era riuscito ad imporsi per tre volte nel nuovo millennio. Il miglior biglietto da visita per i mondiali di Kazan dove il confronto sarà coi fortissimi atleti statunitensi e asiatici.
LP
Un'edizione che conferma le certezze del nuoto azzurro, a partire – cronologicamente – dall'olimpionica Martina Grimaldi, salvatrice della patria a Londra 2012 e punto fermo dell'open water italiana, col successo nella 25 km. Distanza in cui è arrivata anche la prima gradita sorpresa, alias l'argento di Edoardo Stochino. L'altra è l'inaspettato oro nell'insolita 4x100 stile libero mixed.
Ci siamo spostati in vasca, dove Federica Pellegrini si è confermata grande protagonista, griffando i due ori dello stile libero femminile: difficilmente scorderemo il sorpasso a Stina Gardell per l'oro nella staffetta 4x200, come impeccabile è risultata essere nei suoi 200.
Berlino è stato però anche il palcoscenico dei mezzofondisti azzurri, Gregorio Paltrinieri su tutti. Il 19enne carpigiano è già tra i migliori del mondo, avendo stampato il quarto crono di sempre per l'oro nei 1500. Confermato anche negli 800, dove il record continentale è dell'amico Gabriele Detti: due bronzi per lui.
Due soli sono anche gli argenti della rassegna europea: uno in vasca con l'astro nascente Andrea Mitchell D'Arrigo, l'altro dalla piattaforma 10 metri con Noemi Batki. Due italiani a metà, ma campioni al 100%.
I trampolini continentali hanno da tanto tempo una sola padrona: si tratta di Tania Cagnotto, con i suoi tre straordinari podi spalmati tra trampolino 1 metro, synchro 3 metri in coppia con Francesca Dallapé e trampolino 3 metri individuale. Quattordici medaglie d'oro nelle rassegne europee per Tania Cagnotto, su ventidue totali. Peccato per gli ultimi, amarissimi tre metri di oggi. Resta comunque in grande contributo alla splendida spedizione azzurra, che ha portato l'Italia ad aggiudicarsi nettamente la Classifica per Nazioni: mai nessuno era riuscito ad imporsi per tre volte nel nuovo millennio. Il miglior biglietto da visita per i mondiali di Kazan dove il confronto sarà coi fortissimi atleti statunitensi e asiatici.
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