Nuoto, Sabbioni vuole stupire ancora: "Obiettivo Rio de Janeiro"

Da un Gran Prix d'Inverno, all'altro: da bella speranza a certezza (e primatista nazionale) per l'Italnuoto. Com'è cambiata la vita di Simone Sabbioni?
"La mia vita non è cambiata tanto, il nuoto è uno sport abbastanza ripetitivo: si fa molta fatica in allenamento, poi ci sono le gare. Questo è un periodo piuttosto impegnativo perchè iniziamo ad aumentare i carichi di lavoro e terminerà a marzo.
Ora prepariamo i primaverili di aprile. É stato comunque bello: mi sono caricato abbastanza perchè venivo da un bel 2015 e dalle quattro medaglie di Netanya che mi hanno motivato e stimolato molto. Spero di avere un anno come lo scorso, se non meglio
".

Anche perché nel 2016 ci sono due eventi importanti come Europei e Olimpiadi
"Due appuntamenti importantissimi: è l'anno clou, da centrare. Si chiude il quadrienni e per le Olimpiadi dovremo passare dai primaverili. Spero di qualificarmi subito così da poter preparare subito Rio 2016 che è la gara più importante".

Dopo Netanya: maggiore la pressione o la carica?
"Pressione ce n'è, perchè quando inizi ad essere qualcuno il pubblico e i tifosi si aspettano sempre di più. É importante gestire la situazione, io mi avvalgo dell'aiuto di un mental coach (Mirko Mazzoli), determinante per me".

LP

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