Olimpiadi: il TAS fa fuori la Russia dai Giochi

La Russia è fuori dai Giochi, almeno per quanto riguarda i 68 componenti della squadra di atletica leggera. Anche Elena Isinbayeva, che nel rigetto – da parte del Tribunale di Arbitrato Sportivo – del ricorso del Comitato Olimpico Russo nei confronti di una nuova norma della IAAF vede il “funerale dell'atletica” – parole sue.
Questa, in breve, la cronaca dei fatti: emersi casi di doping nell'atletica russa, tra cui anche atlete olimpioniche, la IAAF ha sospeso la federazione di riferimento dal proprio circuito e con una normativa di recente approvazione, ne ha chiesto l'esclusione dai Giochi Olimpici in virtù del fatto che – secondo la Federazione Internazionale dell'Atletica Leggera – qualsiasi associazione nazionale fuori dall'ombrello IAAF, non dovrebbe poter gareggiare in competizioni che ne seguono il regolamento. Il TAS rigetta il ricorso, la Russia dell'atletica è fuori dai Giochi, anche se – sottolinea il Segretario Generale Reeb – questa sentenza non ha il diritto di imporre una linea al CIO.
La palla ora passa proprio a Thomas Bach, che entro una settimana dovrà prendere delle misure punitive anche e soprattutto in considerazione del doping di stato; una decisione che – vada come vada – sarà storica. Ma cosa ne pensa di tutto questo polverone alzato dal report McLaren l'uomo simbolo dell'atletica leggera mondiale?

Nel servizio le interviste a Matthew Reeb e Usain Bolt.

LP

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