Le Paralimpiadi salutano Rio con un'edizione che riporta l'Italia al di sopra delle quota di trenta medaglie: non succedeva da Atlanta '96. Sono 39, tante e bellissime, quelle raccolte dalla spedizione azzurra, che solo in cinque altre occasioni è riuscita a far meglio, fermo restando l'irraggiungibile computo di 80 podi di Roma 1960. I paratleti italiani riportano il Tricolore nella Top 10 del medagliere 44 anni più tardi.
Nella serata di ieri – vissuta in tono dimesso in tutto il Villaggio Paralimpico per la tragica morte di Golbarnezhad, ciclista iraniano deceduto durante il trasporto in ospedale a seguito di una caduta in gara – sono arrivate altre 3 medaglie per l'Italia.
La più attesa, ma non per questo la più semplice da mettere in cascina, era certamente quella di Martina Caironi, capace di mettere tutte in fila nei 100 metri T42, condividendo il podio con Monica Contraffatto, splendido bronzo.
L'ultima medaglia, le 39°, porta la firma di Arjola Trimi, argento nei 50 metri stile libero S4, dopo una finale che l'ha vista prevalere di appena 2 centesimi nei confronti della messicana Nely Miranda. Oro all'Australia con Rachel Watson.
LP
Nella serata di ieri – vissuta in tono dimesso in tutto il Villaggio Paralimpico per la tragica morte di Golbarnezhad, ciclista iraniano deceduto durante il trasporto in ospedale a seguito di una caduta in gara – sono arrivate altre 3 medaglie per l'Italia.
La più attesa, ma non per questo la più semplice da mettere in cascina, era certamente quella di Martina Caironi, capace di mettere tutte in fila nei 100 metri T42, condividendo il podio con Monica Contraffatto, splendido bronzo.
L'ultima medaglia, le 39°, porta la firma di Arjola Trimi, argento nei 50 metri stile libero S4, dopo una finale che l'ha vista prevalere di appena 2 centesimi nei confronti della messicana Nely Miranda. Oro all'Australia con Rachel Watson.
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