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Pari Italia, bene Inghilterra e Spagna

10 feb 2011
Amichevolone e amichevoline, comunque un mercoledì a tutto calcio. L’Italia torna al Westfalenstadion di Dortmund, cinque anni dopo la semifinale mondiale. Al cospetto di quell’occasione, chiaro, la partita contasse nulla. Ma Prandelli voleva risposte e poi i tedeschi in trasferta sono sempre una bega. Passano i padroni di casa con Miro Klose, Cassano e Cassani si procurano almeno due mezzi rigori sui quali l’olandese Bramhaar chiude entrambi gli occhi. Alla fine ci salva il pezzo più pregiato e più ignorato dai nostri club. Giuseppe Rossi che a Villareal è diventato Pepito.
A Copenhagen l’Inghilterra parte pianissimo e becca subito il gol di Agger. Poi Capello rimescola e ribalta con Bent e Young. Decisivo il sostituto di Rooney la stampa inglese firma l’armistizio con Sir Fabio criticatissimo al mondiale e ora riverginato. Miracoli del pallone.
La follia di Hernanes che entra come un delinquente su Benzema costa l’inferiorità al Brasile. La Selecao perde a Parigi, Menez accende la Francia, Benzema segna il gol partita.
Un gol di Villa a quattro minuti dal fischio finale piega un’ottima Colombia e regala l’1-0 alla Spagna. Chi non ricorda Ruud Gullit? Ha tagliato i capelli ed è il nuovo allenatore del Terek Grozny con l’obiettivo di vincere il campionato ceceno. Voto al coraggio 8.

Roberto Chiesa

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