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Il Pennarossa campione sammarinese strappa il biglietto per l'Uefa

8 mag 2004
Il Pennarossa campione sammarinese strappa il biglietto per l'Uefa
Il castello campione del mondo si affaccia ora sull’Europa calcistica. Il Pennarossa si laurea per la prima volta nella sua storia campione sammarinese e strappa il biglietto per il turno preliminare di coppa Uefa. La sfida infinita tra Domagnano e Pennarossa e’ davvero infinita. Ci sono voluti tempi supplementari e calci di rigore per decidere un incontro appassionante e ricco di occasioni da gol. Si comincia con il destro di Nicola Baciocchi, Frisoni si salva in angolo. La replica dei bianco-rossi e’ nella palla velenosa di Ivan Bonci, che tocca la parte superiore della traversa. Il risultato si sblocca dopo 28 minuti, ma ci vuole un colossale errore della retroguardia del Pennarossa per dar via libera a Fambri, che non perdona. Lo svantaggio non preoccupa piu’ di tanto la formazione di Manzaroli, che in chiusura di tempo và due volte vicino al pari. La girata di Marani si stampa sulla traversa e sulla ribattuta Bugli e’ bravo ad opporsi. Il predominio territoriale dei bianco-rossi e’ fin troppo evidente e dà i suoi frutti al 20esimo del secondo tempo, quando Ivan Bonci inventa l’ennesimo suggerimento per Ciacci, che di piatto destro non sbaglia.
Il Domagnano e’ alle corde e il Pennarossa prova a far sua la partita, ma e’ il palo al novantaduesimo a negare a Zaboul la gioia del gol. Si va ai supplementari e non c’e’ tempo per annoiarsi, quinto minuto, fallo di Ranocchini sul solito Bonci e per l’ottimo Podeschi e’ calcio di rigore. La trasformazione e’ affidata a Zaboul, destro preciso e potente e per il quattordicesimo centro stagionale, pittoresca esultanza dell’ attaccante marocchino. Partita finita, ma nemmeno per sogno.
Un azione corale, partita da Fambri e proseguita da Bacciocchi, porta il Domagnano al pareggio. Sul traversone di Zanotti, l’ ultimo tocco sotto misura e’ di Donati. 2 a 2 e calci di rigore.
Il Pennarossa e’ infallibile dal dischetto, mentre Frisoni firma l’impresa respingendo i rigori di Baciocchi e Fiacconi.

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