Dejà vu targato Alonso. Sulla pista che per prima ha celebrato un ferrarista sul gradino più alto del podio, il due volte campione del mondo Fernando Alonso coglie la prima soddisfazione a livello sia personale che di squadra, in una stagione finora monopolizzata dal team Red Bull, apparentemente inarrivabile fino a qualche settimana or sono. I progressi della Rossa sono stati evidenti, tanto che i due piloti del cavallino sono stati in grado di guadagnarsi la seconda fila a pochi decimi di distacco da Mark Webber. Poi ci ha pensato Alonso, che con una gara perfetta è andato a colmare il gap tecnico che intercorre tra la sua monoposto e quelle che lo precedevano in griglia di partenza. A dire il vero i fattori che hanno concorso alla nuova affermazione della scuderia di Maranello sono stati tanti: a partire dal mutato regolamento, per finire con l’errore ai box del team Red Bull che ha consegnato le chiavi del Gran Premio tra le salde mani di Fernando Alonso. Quel che risulta più evidente è comunque il grande salto qualitativo della creatura di Stefano Domenicali, molto più vicina in termini di performance alle monoposto Red Bull. Il distacco in classifica piloti è importante, forse incolmabile; ma qualcosa si sta muovendo, la Ferrari sta tornando ad alti livelli, pronta a rilanciare un nuovo ciclo vincente ripartendo da una vittoria proprio su quel tracciato che sessant’anni fa ha fatto conoscere la scuderia di Maranello al mondo intero.
l.p.
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