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Ravenna fuori dalla Lega Pro. Il Rimini per il momento rimane in serie D

18 lug 2011
“La Lega Pro è una cosa molto seria, l’aver pagato una parte delle incombenze non esime dal resto degli obblighi. Le regole sono regole”. Macalli, Presidente della Lega Pro, si era espresso così sulla situazione del Ravenna. Oggi è arrivata la prevedibile bocciatura del Consiglio Federale: i giallorossi sono fuori dalla Lega Pro, fuori dai professionisti. A monte dell’esclusione il ritardo di tre giorni con cui il Ravenna ha consegnato la documentazione completa alla Covisoc per la procedura d’iscrizione al campionato. Il rallentamento, dice il neo presidente Aletti, è stata causata dall’eredità burocratica della precedente gestione. Le intenzioni della società sono quelle di ricorrere al Tribunale nazionale di arbitrato sportivo del Coni, per ribaltare la decisione del Consiglio Federale.
Discorso a parte per il Rimini, la cui sorte era legata ad un’incomprensione regolamentare: per la Lega Nazionale Dilettanti la squadra vincitrice dei playoff di serie D è automaticamente promossa in Seconda Divisione. Diversamente la FIGC sottolinea l’assenza di una tale norma e Macalli le fa eco: “Il Rimini entra solamente se non si raggiunge il numero previsto di 76 squadre”. Il sito ufficiale della Lega Pro sottolinea come i soli ricorsi non accolti siano quelli di Atletico Roma e Ravenna, quindi al momento il Rimini non rientra nel format previsto per la terza e quarta serie nazionale.

Luca Pelliccioni

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